lunedì 9 giugno 2014

Penny Dreadful - Closer than sister

QUALITÀ'.
Non esistono altre parole per descrivere la perla firmata Showtime. Tutta la serie è all'insegna della qualità e questo episodio in particolare è l'apoteosi della qualità.
Tutto, dai dialoghi alle espressioni, alle intonazioni, alle ambientazioni, ogni cosa è stata perfetta in questo quinto episodio, che se non ci ha dato nulla dal punto di vista della trama, ci ha dato tante risposte che aspettavamo da tempo.

Devo ammettere, che il tradimento di Vanessa era prevedibile, nel senso che avevo immaginato che la giovane Ives si fosse messa tra la sua cara amica e il suo amato, ma avevo creduto che l'amato fosse Jonathan Harker e che l'intromissione fosse di altra natura, tipo confessare qualcosa di segreto o roba del genere.
In questa puntata scopriamo invece che Mr. Harker non è che la seconda scelta di Mina, un ripiego dopo che la sua più cara amica ha fatto zozzerie col suo promesso sposo, la notte prima delle nozze, nella stanza delle imbalsamazioni. Ed ecco la terribile colpa che grava sulle spalle della nostra impossessata preferita.
Unica scusante della giovane e invidiosa Vanessa, è che quel tradimento l'ha pagato a caro prezzo: convulsioni, possessioni, terapie d'urto peggio che in American Horror Story, persino il taglio dei capelli che si sa, per una donna equivale a grattare il fondo del barile e perdere completamente se stessa.
Devo ammettere che non ho ben capito quando Vanessa ha cominciato a guarire, per così dire, visto che siamo passati dalla "ripassata" sovrannaturale (e lasciatemi dire che il bacio Ives-Murray mi ha fatto più impressione delle torture mediche) all'altrettanto sovrannaturale incontro con Mina sulla spiaggia, ma sta di fatto che ad un certo punto, la nostra Van la smette di baciare chiunque gli capiti a tiro e comincia la sua grande opera letteraria, tipo Lettere di Jacopo Ortis, solo che sono Lettere a un Vampiro Incazzato.
Onestamente, ora che ho scoperto la triste storia di Mina, mi viene da chiedere se ti conviene ritrovarla, cara la mia Vanessa: dall'occhiata che ti ha lanciato sulla spiaggia, ad occhio e croce mi vien da dire che quando Mina si libera ti accoppa senza tante cerimonie. E non c'avrebbe tutti i torti.

Ma come dicevo prima, questa puntata non va guardata tanto per la trama quanto per godersi 45 minuti di perfezione artistica allo stato puro. Se per la possessione in Seance la Green aveva meritato un Emmy, qui si parla direttamente di Oscar. Le espressioni del viso, la gestualità delle mani, l'intonazione della voce... non c'era una sola sbavatura. Ogni emozione interpretata è passata direttamente dallo schermo alla pelle dello spettatore.




Era tutto così perfetto che anche le scene più crude, come l'intervento al cervello o la possessione - in tutti i sensi possibili - sul letto sono sembrate perfettamente naturali, lontane anni luce dallo splatter e dal sesso per attirare audience. Ho trovato, ad esempio, molto più squallido il bacio tra Chandler e Gray nello scorso episodio - sebbene fosse senza dubbio una svolta originale - che non una possessione così classica da sembrare telefonata, come quella che ha causato la morte della signora Ives.

Che dire, più Vanessa Ives, meno tutti gli altri di cui, questo episodio lo ha dimostrato, si può fare tranquillamente a meno quando hai la Green nel cast, che pure è di tutto rispetto. Io già proporrei uno spinoff sulla fantastica Ives!

- A



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