Dopo aver saltato - a malincuore! - la recensione della scorsa settimana, rieccomi direttamente con il quinto episodio della serie di Del Toro, intitolato non a caso Runaway, scappa.
Da cosa? Dagli Strigoi ovviamente, cioè vampiri in rumeno, come spiega non troppo gentilmente Setrakian a un'attonito GW, mentre l'anziano prepara toast e uova strapazzate per tutti e due.
Dopo l'abbandono di Nora nel precedente episodio - la donna non riesce ancora ad accettare che l'unica cura sia sterminare tutti quegli innocenti - GW e l'armeno, infatti, tornano a casa di GW e mentre cucina, Setrakian spiega a grandi linee contro cosa si trova a combattere la popolazione di Manhattan.
Proprio durante questa amabile chiacchierata, ci vengono mostrati alcuni flash della giovinezza di Setrakian, che ci raccontano come quel ragazzo ebreo si sia trovato a fronteggiare il male oscuro nella scatola: il campo di concentramento, l'affetto per la nonna, la scoperta che quelle favole infantili non sono poi solo favole infantili...
Attraverso i ricordi dell'anziano, scopriamo che anche Eichorst era nello stesso campo di concentramento, come generale nazista - qualcuno aveva dei dubbi che potesse essere diversamente? - e quindi tutto lascia pensare che è proprio in quel campo che Eichorst ha cominciato la sua trasformazione.
Resta da scoprire come abbia fatto a restare in vita tanto a lungo e quando la sua strada si è incrociata direttamente col futuro vecchietto samurai.
Finita la passeggiata sul viale dei ricordi, i due uomini decidono di affrontare insieme il prossimo infetto sulla lista, Ansel non-me-lo-ricordo, quello a cui la moglie ha dato in pasto il vicino antipatico (sono l'unica che non si è dispiaciuta più di tanto per quel tizio odioso?) prima di impiccarsi col rosario stretto tra le mani.
Lo trovano ancora incatenato nella rimessa ma GW ha appena il tempo di fare un selfie col poveraccio, prima che Setrakian gli ordini di sparare con la sparachiodi e decapiti il poveretto, insieme a ciò che resta del vicino antipatico, per poi bruciare tutto.
Un lavoro rapido, pulito ed efficiente come solo un ottantenne può fare.
Per un infetto che uccidi, però, almeno altri due fanno danni, da qualche altra parte della città.
La madre-avvocato-iena, dal canto suo, si sniffa i figli come se fossero tacchino ripieno. Meno male che la cameriera, o quello che è, è abbastanza furba da scappare con i due piccini.
Il cantante emo, però, fa ben di peggio. Non solo si pappa l'urologa - tanto non serviva più a nulla, visto che il poveretto è diventato la versione vampira di Ken, senza parti intime - ma si magna pure il losco soggetto che la manager ha mandato a ripulire.
Vederlo ingozzarsi, comunque, mi ha fatto venire un dubbio: gli strigoi ingrassano? Staremo a vedere...
L'unica fortuna in tutto questo, è che presto GW e Setrakian non saranno più i soli. Anche il disinfestatore - non ho ancora capito il suo nome, sarò dura di comprendonio io ma i personaggi di questa serie mi sembrano sempre senza nome - preoccupato dallo strano comportamento dei ratti in città, fa una capatina nelle fogne, per trovare il predatore che spaventa i topi. Effettivamente, ha ragione, le fogne sono piene di predatori pericolosi, ma non sono coccodrilli.
Come se la città non fosse già abbastanza nella cacca fino al collo, inoltre, non tutti gli strigoi se ne stanno nascosti nelle fogne: uno di loro si avventura in città e finisce proprio nella casa di riposo dove la povera Nora Martinez cerca di smollare la madre. Così la dottoressa è costretta a portarsi la vecchietta a casa, nonostante l'alzheimer avanzato della signora e la difficoltà di trovare una badante rispettabile durante un'invasione di succhiasangue.
Se ne deduce che anche la Martinez entrerà presto a far parte della banda Bassotti contro gli strigoi. Niente spinge una donna alla battaglia come costringerla a stare con sua madre.
Ma se per un momento ho sperato di vedere una situazione originale in caso di invasione di succhiasangue, credendo che GW sarebbe riuscito a convincere l'esercito a far applicare la quarantena - sarebbe bello, per una volta, non cadere nel solito clichè del gruppetto sparuto di eroi salitari - le mie speranze sono state rapidamente disattese.
GW arriva infatti tutto spedito nell'ufficio del sommo capo - che per me è un sommo imbecille - sicuro sicuro che il video di un uomo con la proboscide nella trachea avrebbe convinto il governo a tirare fuori i fucili e invece si ritrova a dover fuggire prima di essere arrestato.
Per fortuna, il povero Jimmy è nei paraggi e ha la possibilità di riscattarsi dopo la confessione dello scorso episodio. Presta la sua carta magnetica al dottore e lo aiuta a fuggire, tirando fuori dalla tasca persino un perfetto strumento di mimetizzazione, più utile perfino del mantello dell'invisibilità: un berretto di lana.
Così nascosto, GW riesce ad allontanarsi dagli uffici del CDC, probabilmente in direzione di Setrakian o forse della sua famiglia, visto che dopo aver tanto decantato l'amore per il figlio, non s'è sforzato manco di mandargli un messaggino.
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