The Vampire Diaries è tornato e con lui tutti i drammi della lugubre cittadina non-più-popolata di vampiri! Ma la cosa davvero incredibile, quella che mai e poi mai mi sarei aspettata, è che è tornata in versione decente!
Certo, direte voi, è troppo presto per parlare, è solo la prima puntata e si sapeva già che la Plec è la maestra degli addii, quindi con questo episodio giocava in casa, per così dire. Ed è vero, i funerali e gli addii sono l'unica cosa che non ha mai deluso in TVD e la puntata è stata a dir poco addio-centrica oltre che Damon-centrica.
Eppure, per qualche ragione, la puntata mi è piaciuta così tanto che ho deciso di recensirla, nonostante avessi detto a me stessa che non avrei dovuto farlo perchè se la stagione si mette come quella scorsa, mollo definitivamente.
In fondo, una Delena convinta come me non poteva non apprezzare un episodio che celebra l'amore tra Elena e Damon, no? E l'episodio è appunto un'ode al loro legame, una specie di commemorazione dolce-amara a un amore che ha superato tutto, anche la morte.
Che ciascuno di noi preferisse Damon o Stefan è anzi diventato irrilevante, davanti alla chiara e semplice evidenza dei fatti: non importa quanto il legame tra Stefan ed Elena sia stato vero e profondo all'inizio di tutto, l'amore per il fratello tenebroso è qualcosa che va al di là di qualsiasi preconcetto verso Damon.
E' reale, tangibile, viscerale, eterno. Scava dentro Elena - e dentro me - fino a consumarla, a farle perdere la ragione, a distaccarla da tutto il resto. Ed è sentimento, condivisione, quotidianità, al contrario di quanto si diceva sulla passione come unico pilastro della loro storia.
Elena non si immagina mentre fa sesso con Damon, non lo immagina - purtroppo per molte di noi - senza vestiti, non ha fantasie erotiche su di loro. Elena lo immagina per raccontargli la sua giornata, per condividere gli scherzi, le battute, i commenti come farebbe una qualsiasi coppia felice, per averlo accanto nella normale routine di una studentessa del college.
Elena è così indistricabilmente legata a Damon che deve cancellare ogni suo ricordo per sperare di condurre un esistenza priva di dolore.
Se non è amore questo...
Ma devo dire che mi è piaciuto anche il modo di tutti gli altri di andare avanti.
Mi è piaciuta Caroline, sentimentale e ostinata come sempre. Mi è piaciuto Matt, pratico e assennato come siamo abituati a conoscerlo. Mi è - relativamente, più di tanto non lo riesco comunque a sopportare - Jeremy, con la sua depressione post-lutto.
Mi è addirittura piaciuto Tyler - e io ho odiato Tyler dal primo momento in cui l'ho visto - e il suo nuovo atteggiamento umano.
Li ho trovati tutti coerenti, credibili, sono entrata in empatia con loro. Alaric è stato un po' sottotono ma sono sicura che avremo il tempo di analizzare il suo ritorno come vampiro. Liv e Fratello - lo trovo un personaggio troppo insulso per impararne il nome - si sono visti quel poco che bastava.
Soprattutto, mi è piaciuto Stefan. Mi piace da morire questo suo nuovo atteggiamento fatalista, questo suo tentativo di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare daccapo, da qualche altra parte, tagliando i legami con tutti.
L'ho trovato incredibilmente realistico e crudo - se mi passate il termine - nella solitudine che emanava, come è giusto che sia per il vampiro che ha perso davvero tutto, una volta di troppo.
Lui, come Elena, sa cos'è il dolore e la perdita di Damon è senza dubbio il dolore peggiore che lui abbia provato finora. Non ha perso solo suo fratello, ha perso l'unica costante che gli era rimasta nei secoli di vita passata. Paradossalmente, ha perso la sua ancora - nonostante quello fosse il ruolo di Bonnie,
Quel suo "i gave up - mi sono arreso", quel tentativo di farsi una vita normale con un lavoro e una ragazza... è stato tutto perfetto, magicamente combaciante con la costruzione del suo personaggio.
Perchè in fondo, anche se molte fan del buon Salvatore hanno difficoltà ad ammetterlo, quell'arrendersi è il tratto che più distingue Stefan da suo fratello (ed è il motivo per cui gli preferisco il fratello): l'ha fatto quando non trovava più Damon, mentre era nelle celle della Augustine, l'ha fatto quando Damon ha spento i sentimenti, l'ha fatto con Elena quando lei ha deciso di lasciarlo per un altro.
Stefan non è un combattente e questa sua natura più fragile lo rende incredibilmente vero, soprattutto dopo tutto quello che ha passato nelle passate stagioni. Spero tanto, quindi, di vedere la sua storia in parallelo, di vederlo crescere lontano da Elena e dai suoi drammi, approfittando dell'assenza del fratello per costruire qualcosa di suo, come finora non ha avuto la possibilità di fare.
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