domenica 8 febbraio 2015

Galavant - Recensione MiniSerie


Prendete uno dei compositori migliori di tutti i tempi, Alan Menken (8 Oscar, 11 Grammy ed un Tony), un giovane e brillante paroliere come Glenn Slater (non proprio il primo preso dalla piazza insomma, dato che è lì a mirare ed ammirare i suoi diritti su La Sirenetta e Sister Act), lo sceneggiatore Dan Fogelman (scrittore di Rapunzel e del magnifico My Mother's Curse, che dovete aver visto) ed un tocco di Chris Koch (Scrubs, My name is Earl, Cougar Town, Modern Family...devo aggiungere altro?). Bene ora miscelate tutto questo infinito talento e conditelo con una brillante e sconsiderata ironia, tanta musica ed un'ambientazione medievale, degna delle migliori fiabe. Ottimo, avete appena ottenuto uno dei migiori prodotti che l'ABC abbia proposto sui nostri schermi (be' non proprio nostri dato che non creda abbia previsto lo streaming italiano)!

Andata in onda per la prima volta il America il 4 Gennaio, in una soluzione di 8 episodi in quattro settimane, questa commedia in chiave musicale è semplicemente uno degli show più divertenti che io abbia mai visto. Con questo umorismo che mi ricorda molto il mio amato e adorato Mel Brooks, audace, intelligente, raffinato, Galavant ci  racconta la storia di un cavaliere dall'armatura "non proprio" scintillante, che intraprende un viaggio determinato a ritrovare il suo eroismo, aiutando la principessa Isabella a riconquistare il suo regno ed a riconquistare l'amore della sua vita, la "non proprio" dolce Madalena, rapita e sposata dal "non proprio" malvagio Re Richard

Insomma, si può parlare di fiaba, se il bel principe (perchè di bello è proprio bello) è un rozzo cialtrone, l'eroica missione una trappola ben congeniata, la principessa è tutto tranne che indifesa, la donzella rapita è una sociopatica regina fedifraga e lo spietato Re è un tenerissimo assassino con seri problemi di mascolinità? Be' "non proprio" direi ma, fidatevi, vi starete sganasciando così tanto dalle risate mentre ogni meravigliosa fantasia fiabesca della vostra infanzia verrà stracciata senzà pietà, che la disillusione non sarà mai stata così piacevole!
Merito di tutto questo splendore va senza alcun dubbio alle musiche ed ai testi, ma non solo. L'intero cast composto da: Joshua Sasse (Galavant), Mallory Jansen (Madalena), Karen David (Isabella), Timothy Omundson (Re Richard), Darren Evans (Chef Vincenzo), Vinnie Jones (Garet) e Luke Youngblood (Sid), è stato protagonista di performance magnifiche a tutto campo, dando vita a personaggi "veri" persino durante balli e canti senza mai smorzarne la verve ironica e sarcastica. Omundson in particolare credo meriterebbe di vincere qualunque premio esistente al mondo per la magneficenza della sua interpretazione.
Non è ancora tutto qui però. Ancora non citato, ma punto di forza assoluto della serie è il ritmo. Un ritmo serrato che fa da trainante a tutto il resto, imponendo (graditamente) la sua presenza nel flusso di frizzanti battute,  nei colpi di scena, nei numeri musicali di prim’ordine e nei balletti coreografati appositamente per il piccolo schermo.
Bene, credo di aver reso sufficientemente l'idea del mio amore per questa musi-comedy, o no? Non mi resta quindi che implorarvi, perché vi voglio bene, di prendervi una piccola pausa da dedicare a questa piccola punta di diamante del palinsesto ABC.
Ah già, un ultimo pensiero vorrei dedicare ai piani alti del network in questione. Semmai in questi tempi di sconsiderate e inconcepibili cancellazioni dovesse passarvi per la mente di non rinnovare la gioia dei sensi che questo spettacolo è, vi avverto, pregherò perchè voi non possiate guardare altro che Uomini e Donne, Cento Vetrine e Laura Chiatti che recita!

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