Mistero, divertimento, patimenti d'animo, ansia, emozioni di ogni sorta. In questi otto anni Castle ha regalato ai suoi fans tutto quello che si poteva chiedere ad una serie tv ed ora che è giunta al termine non si può sentirsi un po' orfani.
Quando questo blog è nato questa serie era già on air da tanto di quel tempo - quattro anni più o meno! - che non ho mai cominciato le recensioni perché...si be' per quattro stagioni in arretrato di motivi, ma nessuna serie da me recensita qui è mai riuscita a suscitare lo stesso amore incondizionato come ha fatto Castle.
Per questo motivo mi sono presa la libertà di scrivere un post fuori dallo standard del blog. Non ho infatti intenzione di recensirvi nulla sta volta ma voglio salutare questo capolavoro raccontandovi, dal profondo del mio cuore addicted, perché sono così affezionata alla serie.
Per otto (fortunatamente) lunghe stagioni Castle, Beckett e tutti i personaggi ci hanno tenuti incollati allo schermo, regalandoci ad ogni episodio uno spettacolo di fantasia e imprevedibilità, commedia e tragedia, facendo ridere e piangere, spesso contemporaneamente!
E adesso? Chi si troverà ad aver a che fare con omicidi commessi da zombie, fantasmi, ninja, antiche maledizioni egizie, stars hollywoodiane, mafia italiane, e chi più ne ha pi ne metta, tutti nella stessa città? Con chi rincorrerò i misteri più folli ed intricati? Con chi tesserò improbabili complotti? Chi mi riporterà indietro nel tempo, nel caro vecchio West o nelle buie stradine di un New York noir a ritmo di Charleston?
Ah, la nostalgia mi sta già uccidendo!
Come avete capito, sono molto affezionata a questa serie, ad un livello emotivo che solo un vero addicted può capire. E' una delle prime serie che ho cominciato a seguire con vera passione, quando ancora lo streaming non esisteva, quando Mamma Rai lo riempiva di pubblicità e Stana Katic aveva il taglio più brutto di sempre. Da quando avevo 15 anni, per ventidue settimane l'anno circa, ogni volta che quel pennino arrivava dall'alto a trafiggere quella A e quella chiazza di sangue si spargeva mi lanciavo in un mondo affascinante e avventuroso. Per i successivi 45 minuti, non potevi far altro che lasciarti trascinare dalla meravigliosa follia di Castle; per quel breve tempo eri lì con loro, eri parte del 12° distretto, eri figlia dell'adorabile Martha, partner di Esposito e Ryan e Beckett, figlia di Richard, amica di Alexis...insomma avete capito no?
Capite perché per quasi tre mesi non ho potuto guardare le ultime due puntate? Poi mi sono decisa a farlo e sono stati i due episodi più belli che abbia mai visto!
Fin dagli inizi la serie ha avuto tutto quanto sul piano narrativo, fluidità, attrattiva, intelligenza, scrupolosità. Tutto andava come doveva nel bene e nel male, ogni personaggio è cresciuto, cambiato, maturato puntata dopo puntata, il corso degli eventi e delle relazioni ha sempre seguito la sua direzione e rispettato i suoi tempi, senza mai cadere nel fan service o tirar fuori chissà quali beceri accalappia audience. Ma non è solo questo!
Castle non era solo una battuta divertente o un accattivante indagine, non c'era solo una bella storia da amore (quella fra Castle e Beckett è una storia d'amore epica!) o un intrigante segreto da scoprire
Castle era un mondo reale e...alla fine felice!
Era un mondo in cui vivevano persone "vere" e ti raccontava dei loro sentimenti, dei loro valori, delle loro debolezze e della loro forza, dei sacrifici e dei traguardi e lo faceva così bene che che potevi sentirli accanto a te, vivi.
Castle era quel tipo di show che amo follemente perché ha intrinseci insegnamenti ed ha mantenuto un'umanità illuminante ed ottimista anche in un panorama dominato dall'iperrealismo più nero e disilluso, in cui sembra che un buono show debba necessariamente essere crudo e cattivo.
Come ho detto prima, gli ultimi episodi sono stati i migliori, poiché colmi dello spirito ottimista che ha animato queste otto stagioni e le immagini conclusive (quella nella gif di sopra!) ne sono l'emblema. Perché? Perché nonostante siano la "fine" raccontano un inizio, radiante e meraviglioso.
Questa serie ha creduto fino alla fine al lieto fine e lo ha fatto così fermamente da convincere anche tutti noi spettatori.
Dire addio a questo show è un po' come dire addio ad un vecchio amico che ti ha regalato tanto, sapendo che in fin dei conti è solo un arrivederci (rewatch eccomi!). #EnjoyCaskett
Castle era quel tipo di show che amo follemente perché ha intrinseci insegnamenti ed ha mantenuto un'umanità illuminante ed ottimista anche in un panorama dominato dall'iperrealismo più nero e disilluso, in cui sembra che un buono show debba necessariamente essere crudo e cattivo.
Come ho detto prima, gli ultimi episodi sono stati i migliori, poiché colmi dello spirito ottimista che ha animato queste otto stagioni e le immagini conclusive (quella nella gif di sopra!) ne sono l'emblema. Perché? Perché nonostante siano la "fine" raccontano un inizio, radiante e meraviglioso.
Questa serie ha creduto fino alla fine al lieto fine e lo ha fatto così fermamente da convincere anche tutti noi spettatori.
Dire addio a questo show è un po' come dire addio ad un vecchio amico che ti ha regalato tanto, sapendo che in fin dei conti è solo un arrivederci (rewatch eccomi!). #EnjoyCaskett
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