giovedì 22 maggio 2014

Winter's tale - Storia d'inverno



Prima che qualcuno me lo chieda, no ... non sono in depressione e non c'è un motivo per cui sto ricercando tutti film con una vaga vena drammatica o fatalista.
Ma a parte gli scherzi, questo film è tante cose e nello stesso tempo una sola.
Come dice la locandina è la storia di un amore vero nel senso lato della parola.
Anche in questo caso, come spesso nei film che ho recensito (ora tanto ormai non ci stupiamo più sembra che facciano film solo in questo modo) è tratto da un omonimo romanzo del 1983 e parla di Peter Lake un ladro che vive in un mondo in cui bene e male in continua lotta fra loro, si scontrano con la faccia di niente po di meno che Russell Crowe.


Parliamo del film e non degli attori (che per la cronaca vedono Colin Farrell e un cameo di Will Smith) la trama può sembrare complicata magari a tratti noiosa, ma è ciò che di più elementare ci siamo al mondo, ossia la dimostrazione di come nella vita, nulla succede per caso e per ogni singola vita o azione, il mondo (Destino o che dir si voglia) ha previsto una concatenata serie di eventi.
Peter infatti è scampato ad un destino infelice, certo ne è diventato un orfano e poi di conseguenza un ladro alle dipendenze di un messo demoniaco di Lucifero, ma tutto questo era per un motivo.
Peter viene rincorso da Pearly ergo Russell, che gli ha fatto da mentore e "padre" per anni e che per di più lo considerava un possibile successore della sua lunga e rinomata carriera, ma Peter non trova piacere nell'uccidere o nel ferire come pretende Pearly che di fatto inizia a dargli la caccia per punire il "figlio" che è uscito dall'ala del padre e ha iniziato a pensare di testa sua.
Possiamo costatare per tutto il film quanto male e bene siano sulla stessa linea sottile e affilata di un coltello.
Peter per azione del destino conosce Beverly una ragazza che manco a dirlo, ha poco da vivere e che soffre di consunzione una della malattie più tristi che si possa immaginare.
Inutile dirvi che i due si innamorano al primo sguardo.
Quando si suol dire ... amore a prima vista voluto dal destino.
Ovviamente scegliere una ragazza normale non era da Peter Lake, quindi scegliamo di amare e donare tutto noi stessi ad una ragazza a cui mancano "forse" pochi mesi di vita.
Beverly però è di una forza d'animo, di una bontà, di un'allegria contagiosa, quindi come biasimare Peter per l'affetto che prova istintivamente per lei?
Tutta la storia ruota intorno alla concezione che ognuno di noi è nato per un miracolo che dobbiamo portare ad una specifica persona ... voi credete al modo di dire che il destino ci fa incontrare chi abbiamo bisogno nel momento in cui ci serve? Beh è proprio questo il concetto.
Peter è il miracolo di una ragazza dai capelli rossi. Ergo Beverly ....
Tutto il film è un ricordo, una malinconico cercare di fare la cosa giusta, compiere il proprio destino/dovere ed equilibrare il mondo.
Come mi è capitato spesso nei film di questo genere, la fine ti lascia un pò di amaro in bocca, ma nello stesso tempo, ne capisci il senso ed il significato perchè è proprio l'essenza stessa del film.
Non vi svelerò nulla però se cercate un film:
- d'amore
- con un tocco di magia
- dove tutto è possibile come nelle fiabe 
- con un messaggio d'amore che scalda il cuore
Vi consiglio di guardarlo.

Ps. Non vi servirà la famosa scorta di fazzoletti che solitamente mi accompagna saldamente

Sopporterete le scene un pò lunghe ed i momenti un pò pesanti (ma soprattutto l'orribile taglio di capelli di Colin Farrell....) solo se sarete come me, estremamente sentimentali, romantici e sensibili da capire quanto sia dolce e bella la morale che il film vuole insegnarci.
E per la serie ... attenti a ciò che fate, con chi vi interloquiate perchè non potete sapere che riscontro avrà sulla vostra vita, ma soprattutto, sulla vita degli altri.
Buona visione :)
-S.

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