Genere: Horror (se, vabbè)
Anno: 2015
Durata:
Nazionalità: U.S.A.
Regia: Steven R. Monroe
Cast: Sarah Lind, Devon Sawa, Gina Holden, Peter McNeil, Tom McLaren
Trama: il solito prete sfigato fallisce un esorcismo e finisce in una prigione cattolica. Il minuto dopo la solita giovane ragazza impossessata finisce nella stessa prigione e quindi, logicamente, il prete non-più-prete viene chiamato a salvare l'anima della poveretta.
In pratica, basterebbe la trama per farvi un'idea di quanto la pellicola sia mediocre.
Nessuna idea originale, nessun personaggio originale, nemmeno il trucco è originale. Il tutto è copiato pari pari dalle altre millemila storie di possessione demoniaca - l'aspetto dell'impossessata è identico a quello usato in Scary Movie e ho detto tutto - con un finale banale e uno svolgimento che... #ommioddioliberatece!
Ma andiamo per gradi, partendo dalla protagonista: Molly è una ragazza che, dopo la morte dei genitori, è stata affidata a una non meglio definita coppia di sciroccati fissati con l'occulto.
A diciotto anni Molly ha avuto un crollo psicotico (forse, perchè l'argomento non è importante secondo la crew che ha prodotto questa perla) e ha detto a tutti che a distanza di 6 anni, 6 mesi e 6 giorni - notate la coincidenza, #brivido - avrebbe partorito il diavolo, o qualcosa del genere.
Quindi, logicamente, invece di essere buttata in un manicomio, viene lasciata libera di vivere la sua vita, che migliora improvvisamente come per illuminazione divina, fino a quando la accusano di omicidio.
Non posso descrivervi l'orrore visivo delle scene in cui vengono scoperti i corpi, vi dico solo che ci sono venti minuti di tette e culi inutili della notte prima, poi la mattina dopo due poliziotti perquisiscono l'appartamento per i rumori molesti della sera prima e una poliziotta dal sesto senso degno di una banshee (creatura col fiuto per la morte n.d.r.) raggiunge a rallentatore direttamente il bagno dove stanno i cadaveri, mentre Molly in salotto sente i quadri parlare.
Sì, avete letto bene. I rumori danno fastidio ai vicini di notte ma i poliziotti arrivano la mattina dopo - ne deduciamo che la centrale più vicina era quella di Roccaraso, probabilmente - e perquisiscono l'appartamento, perchè loro se ne sbattono di quei fessi che hanno bisogno di un mandato pure se il cadavere sta in giardino. Vedendo che non c'è nessuno e che la casa è perfettamente in ordine, la poliziotta capisce miracolosamente che c'è stato un reato e punta dritta dritta al bagno, senza seguire nessuna traccia di sangue nè accennare a uno strano odore o altro di vagamente logico.
Comunque, i cadaveri ci sono e Molly viene portata nel carcere-manicomio dove per prima cosa fa esplodere con lo sguardo la tazza della receptionist, cosa che a quanto pare deve succedere spesso da quelle parti, perchè nessuno fa una piega.
Poi la portano nella sua stanza e qui incontriamo il mio personaggio preferito, la psicologa dell'ospedale.
Dimenticatevi ora di Molly - tanto non le succederà più niente che non abbiate già visto e francamente simpatizzerete per il demonio che la impossessa, perchè vi farà ridere mentre prende per il culo padre-spadrizzato Barrow - e concentratevi sulla dottoressa.
La prima cosa che fa è presentarsi alla nuova paziente e chiederle dei riti occulti che le facevano da bambina. Tipica condotta da donna di scienza, ovviamente.
La seconda è andare da padre Barrow, che vi ricordo è un altro paziente-carcerato perchè è accusato di aver ammazzato una tizia e un suo collega proprio durante un esorcismo, e gli chiede di esorcizzare la nuova paziente.
EEEEH?
Cioè, tu, donna laureata in scienze psicologiche, guardi una donna sbattere la testa al muro e automaticamente pensi ad una possessione demoniaca. Perfettamente sensato! In più, invece di andare dal prete della cappella della prigione come le persone normali, vai da quello scomunicato che ha fallito miseramente ed è finito in prigione per omicidio.
Accoltellala 'sta poveraccia e fai prima!
Ex-padre Barrow fa finta di avere qualche remora - dovrebbe averne, perchè pure io l'avrei condannato per stupidità eccessiva - e allora la dottoressa, non il parroco religioso amico di Barrow, ma la dottoressa (scusate se insisto ma è un tale non-sense che continua a mandarmi in pappa il cervello) insiste finchè lo convince, ricordandogli - da esperta religiosa qual'è una psicologa - che esistono anche gli esorcismi ufficiosi fatti dai laici.
Perchè - hanno pensato evidentemente gli sceneggiatori - introdurre il personaggio di un altro prete e fargli fare la parte del prete, quando abbiamo invece una psicologa a cui far fare l'esatto opposto di quello che farebbe una psicologa?
Massì, mandiamo la logica a pu**ne e facciamo che è la psicologa a insistere per l'esorcismo! Che colpo di genio! Tanto abbiamo fatto vedere il prete che intrappola il demonio con una scatola come i Ghostbusters o Ash Ketchum, che vuoi che sia la psicologa bizzoca?
E poi i dialoghi, madonna santa, che scempio. Degli effetti speciali non voglio parlare, non sono pronta. Forse solo il montaggio si salva, ma è la classica mosca bianca. La recitazione non c'è e quel poco che c'è mi ha fatto ridere per non piangere, quindi meglio se non ve la descrivo.
Vi lascio solo qualche immagine, per farvi fare un'idea:
Insomma, un papiro per dirvi che è uno dei film peggiori che abbiano prodotto sul tema ma se non altro, riesce nello scopo di farvi divertire sinceramente.
Ma un horror non dovrebbe far ridere, direte voi... spiegatelo a Steven R. Monroe e alla sua band di scoiattoli.
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