GENERE: Horror
ANNO: 2014
DURATA: 90'
REGIA: Alexander Yellen
CAST: Jaime Pressly, Kylie Rogers, Patrick Muldoon, Tobin Bell, Marina Sirtis, Justina Machado, Joy Luthman, Mark DeCarlo, Trilby Glover
La locandina è brutta e già da qua... Ma il film, ommioddio il film!
Trama: due poliziotti - una dei due doppiata malissimo, ma proprio male male male, che entra in casa e chiede al cane: c'è nessuno? - trovano i cadaveri di una famiglia, massacrati dal figlio più piccolo, che uccide anche i poliziotti.
Cinque anni dopo, una sciroccata col più brutto taglio del mondo, trascina la figlia Claire nella nuova casa in campagna, a due ore di macchina dal marito da cui sta divorziando. La bambina, in preda allo sconforto, trova una bambola orrenda, ma proprio orrenda, decide di giocarci e da qui comincia la possessione.
Spiegare a parole tutte le cose sbagliate di questo film non è cosa facile. E' come se gli autori (Alexander Yellen è il nome dietro questo fallimento) avessero volontariamente deciso di fare tutto male, per vedere quanto riuscivano a rendere brutta una pellicola che avrebbe potuto avere del potenziale.
La storia della bambola cattiva, infatti, non è certo la più originale ma fa sempre il suo effetto, specialmente quando riesci a inventarti una roba così brutta.
Non è molto credibile che una bambina abbia volontariamente scelto di giocare - che dico, dormire! - con sta cosa orribile, però vabbè ci passiamo sopra. In The Ring continuavano a sorbirsi una videocassetta noiosa come un documentario sulle termiti australiane, quindi perché non la bambola orrenda.
E sarebbe stato bello incentrare il film sul dubbio: è la bambola a far fare cose cattive o sono i bambini che danno libero sfogo alla loro crudeltà innata, aizzati dalla vicinanza della bambola? Anche qui non troppo originale, ma con una piccola stella nascente come Kylie Rogers, era una trama che avrebbe potuto decisamente tenere per un'ottantina di minuti.
E invece no.
Invece qualcuno ha pensato di svolgere il film così:
Già dall'attimo dopo aver trovato la bambola, Claire disegna cimiteri e strappa le ali alle mosche. Mammina allora la porta dallo psicologo, che pensa a una diagnosi di sociopatia, senza però dirlo alla signora per non allarmarla. Le consiglia invece di rimandarla in città col padre per qualche giorno, non si capisce sulla base di quale teoria psico-educativa. A casa di papà si presenta però anche la nuova compagna, una giovincella odiosa che fa subito una brutta fine non appena papà si allontana per dieci minuti contati.
Claire torna a stare con mamma, che trova due foto e risale - non si sa come - alla storia della casa e allo sterminio della famiglia cinque anni prima. Rintraccia il bambino assassino, ora ventenne rinchiuso in una prigione-istituto mentale, che si mette a cantare la stessa canzone macabra che canta Claire. Basta questo perchè la donna che di mestiere scrive articoli per sfatare il sovrannaturale, si convinca che la bambola ha impossessato la figlia. Perfettamente sensato.
Intanto, una serie di morti a caso, tipo la cameriera, la vicina e l'agente immobiliare. Morti così utili alla trama che non se li fila nessuno, non parte nemmeno un'indagine o che so io. Anzi, il cadavere della vicina lo scopre proprio Miss Brutti Capelli, che pensa bene - dopo aver seguito mosche così grandi da essere ben visibili dal terzo piano - di lasciarla lì, forse per fertilizzare il terreno?
E quindi che fare? Quasi quasi diamo la bambola alla nostra amica professoressa/sciamana/esperta di magia sudamericana - meno male che ne hanno tutti almeno una in America, sennò come sopravviverebbero? - che sfugge alla furia omicida della bambola, raggiunge la casa e racconta la verità alla famiglia: la bambola è cattivissima e connessa con la bambina, quindi non la si può rompere e basta, bisogna prima strapparle gli occhietti di vetro.
Manco a dirlo, la piccola, dolce Claire si libera del padre con una mossa degna di un maestro di kung-fu e uccide la professoressa strappandole gli occhi - come ci riesce una bambina di nove anni? Passando le mani sul viso della vittima, ovvio! - e poi le da fuoco.
Altri morti random ed ecco che la bambola cattiva viene sconfitta per sempre.
E credetemi, questo riassunto sconnesso e insensato non rende minimamente l'idea! Non so proprio come trasmettervi la schifezza che risulta da un film costruito così male. Non so nemmeno cosa mi abbia fatto più ridere/piangere! E la lista è lunga...
Diciamo che vi cito solo le prime tre cose che mi vengono in mente, giusto per aiutarvi a capire:
Orrore #1
La protagonista. Ufficialmente la peggior madre del mondo, una roba da denuncia. Non solo trascina via la figlia di nove anni da tutto ciò che conosce, nel momento più difficile per una bambina - la separazione dei genitori - ma la malmena pure un paio di volte, la smolla a chiunque non appena possibile e la lascia pure da sola quando scappa dal mostro! Non gioca con lei, non le racconta una fiaba, non la sgrida, non la mette in punizione. Il nulla.
Orrore #2
Tutti gli altri personaggi. Seppur per niente malaccio nella recitazione, sono tutti inguardabili perché assolutamente incoerenti e slegati da qualsiasi normale reazione umana. In tutti i film horror i protagonisti fanno cose stupide, ma questi fanno cose del tutto assurde! Trovano un cadavere? Nessuna reazione, nemmeno di sorpresa. Tua figlia è dietro di te? Fa un salto di mezzo metro.
Le loro espressioni, i dialoghi, i gesti, è tutto scoordinato, niente corrisponde al contesto. Ad esempio, la nuova fidanzata di papà è stata lanciata dalla finestra da un presunto intruso, la bambina era l'unica altra persona in casa e nessuno dei genitori si mostra minimamente agitato o preoccupato, nessuno chiede alla bambina se ha visto qualcosa, nemmeno la polizia. Anzi, la madre si preoccupa di informarsi se la tresca era una cosa seria! E il padre fa: no, figurati, ci sono uscito un paio di volte! Il tutto davanti alla bambina.
Orrore #3
Il nonsense. Tanto per farvi capire: la puzza del cadavere in giardino fa venire i conati a chi sta in casa, ma la stessa persona resta impassibile quando un altro cadavere ormai putrefatto le cade addosso nell'armadio.
La bambina di nove anni riesce a soffocare la madre con una sola mano, tenendo la bambola nell'altra, dopo aver strappato gli occhi a un'altra donna, semplicemente sfiorando il suo viso. Mamma e papà, mentre la figlia indemoniata scappa, si preoccupano di spegnere le fiamme addosso alla professoressa, trasformata per l'occasione in una torcia umana da un quarto d'ora (tranne la maglietta. Quella si vede che era ignifuga) e anzi, mamma abbraccia pure il cadavere!
Marito e moglie stanno divorziando ma mai una scena in cui discutono o si guardano in cagnesco. Anzi, lui prepara amorevolmente la colazione e corre da lei non appena lo chiama, anche se significa spararsi due ore di strada di notte.
E via dicendo, potrei continuare all'infinito...
L'unica cosa decente è la recitazione. La piccola Rogers eclissa quasi tutti, ma nemmeno gli altri sono terribili. Forse giusto Miss Brutti Capelli - interpretata da Jaime Pressly, cioè quella di Ghost Movie e Mom - ma più che non brava, l'attrice mi sembra incastrata in un certo tipo di ruolo demenziale di cui non è riuscita a liberarsi in questo film.
Considerato il tutto, non riesco nemmeno a dargli un voto, delusione totale.
- A.
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