GENERE: Horror, Thriller
ANNO: 2016
DURATA: 97 min.
REGIA:William Brent Bell
CAST: Lauren Cohan, Rupert Evans, James Russel, Ben Robson, Jett Klyne, Diana Hardcastle, Jim Norton
SCENEGGIATURA: Stacey Menear
MUSICHE: Bear McCreary
Non gridiamo al capolavoro, sia chiaro, neanche lontanamente, ma The Boy si classifica senz'altro fra gli horror meglio riusciti degli ultimi anni. I suoi meriti? Classicità e semplicità.
Il film ha tutti gli ingredienti al posto giusto
Come ogni buon horror che si rispetti, ci sono:
1) Una logica che c'è una volta sì e dieci no
2) Un protagonista scema
3) Una casa piantata nel nulla, sconnessa dal resto del mondo
I pilastri del genere quindi li abbiamo, Belt poi ci aggiunge una inquietante bambola di porcellana, che è veramente - ma veramente! - brutta, un'ambientazione goticissima ed una certa maestria dietro la telecamera, che lo riconferma uno fra i miei registi horror preferiti. Avete mai visto Stay Alive? Andate a vederlo, adesso!
Trama: Quando hai una bambola di porcellana non c'è molto che tu possa fare per differenziare la trama, Bell lo sa e allora va sul classico e sicuro.
Greta, una bella e giovane americana, accetta un lavoro come babysitter presso gli Heelshire, una ricca famiglia inglese. Trasferitasi oltreoceano nella casa, che è più che altro un castello, sperduta in mezzo alla campagna inglese, senza internet ne rete cellulare, la ragazza fa conoscenza dei signori Heelshire, del ragazzo della spesa Malcolm e solo infine di Brahms, il bambino che dovrà accudire. Tutto sembrerebbe nella norma, se non fosse che Brahms è in realtà una bambola di porcellana a grandezza umana..
Allora, siccome gran parte del tempo l'ho passata ha prendere in giro quella disagiata della protagonista, partirò dagli aspetti positivi del film, così mi assicuro che non mi crediate pazza quando vi dico che, nonostante il fervore con cui potrei inveire contro quella mongospastica in seguito, ci sono reali motivi per cui mi è piaciuta la pellicola.
Semplicità ed intelligenza alla regia...
Nonostante i ritmi alquanto lenti per quasi tutto il film, il gioco fra musiche davvero angoscianti e movimenti di macchina crea uno stato di tesa suspance accattivante, magistrale poi l'uso dei primi piani sul volto totalmente inespressivo della bambola che stringono su gli occhi vitrei riuscendo a dargli vita. È così che un oggetto completamente inanimato diventa la cosa più minacciosa che possiate vedere.
Sulla storia non c'è un granché da dire, non è che ci sia un vero è propri sviluppo in quanto si possono effettivamente contare tre o quattro 'eventi', il resto del film è essenzialmente Greta che girovaga per la casa, grida ' C'è qualcuno?' e non fa niente di quello per cui è stata assunta. Forse, però, una delle forze di questo film sta proprio nel servirsi di quello che non si vede, ma semplicemente si sente e si avverte, per tenere sulle spine lo spettatore. Ora, non vi aspettate di saltare dalla sedia o di tramare dalla paura, ma sicuramente vi divertirete.
Inoltre un plauso va al cast, specialmente a Lauren Cohen, (che i fan conosceranno già come una dei personaggi della serie televisiva The Walking Dead) che ha tirato avanti la storia da sola per la maggior parte del tempo. La sua, infatti, è stata una performance quasi stand-alone ma ciò non l'ha limitata affatto, anzi. Nonostante la sua unica battuta sia stata 'C'è qualcuno?' per un tempo alquanto lungo, l'attrice ha reso perfettamente allo spettatore il senso di inquietudine ed angoscia in cui versava il personaggio.
Per ultimo ma non ultimo, il film ha proprio un bel twist finale se non altro originale, che spezza un po' la classicità del resto della pellicola senza strafare in chissà quale stranezza.
Non è argomento da recensione, ma non ce la faccio...mi devo sfogare!
Volete sapere che cos'è che mi è piaciuta di più nella visione questo film? Gridare contro Greta!
Io lo so che in un film horror sono ben altre le cose da guardare, che se i protagonisti si comportassero da persone normali non ci sarebbe proprio nessun film, che alcune situazioni devono essere portate all'estremo per creare l'atmosfera, lo so tutto questo. Però, quando mi trovo davanti una protagonista come Greta, a me la scimmia mi parte, mi vengono i tic nervosi.
Allora, facciamo la conoscenza di Greta e la prima cosa che vediamo è che questa tipa arriva in casa dei suoi datori di lavoro, che non ha nemmeno ancora incontrato, e la prima cosa che fa è togliersi le scarpe e andare girovagando per la casa di perfetti sconosciuti, mettendo mani ovunque.
Ecco, se una mi si presenta così potete immaginare come vada avanti.
Ora, prima che mi lanci nei miei interminabili pipponi di WTF?? che durerebbero più dello stesso film (le mie coautrici a cui l'ho raccontato io ne sanno qualcosa!!) voglio lasciarvi con quattro dubbi amletici che vi raccontino cos'è Greta e spiegano perché è la protagonista perfetta...
1) La prima cosa che ti hanno detto i tuoi datori di lavoro - sì, proprio quelli che ti pagano un fottio di soldi per badare ad un bambolotto - che poi è stata anche l'ultima, e quella ripetuta allo sfinimento per un pomeriggio, è stata:
segui le regole!
Ora, sono dieci regole del cazzo, nemmeno troppo difficili. Come si riesce a trasgredirle tutte quante? TUTTE!
Niente ospiti e fa entrare cani e porci. Non lasciarlo mai da solo e lo smolla sulla prima sedia libera. Non coprirgli mai il volto e la prima cosa che fa e buttargli una coperta sopra, e insomma! E ma dai...
Che poi, Greta cara, avessi da fare chissà quante cose più interessanti e divertenti. Non hai da fare un emerito pipino, ma porca la miseriaccia e leggelila sta storia che un libro non ha mai ucciso nessuno e magari ti risparmia pure la sbronza dal vino rosso che ti stai ciucciando che è 'na meraviglia!
2) Sei da ormai un bel po' di tempo sola in casa. Lo sai di essere sola, Perché continui a urlare 'C'è qualcuno?' ad ogni folata di vento che senti? No Per la miseria! NON C'è UN NESSUNO! Non c'è un cavolo di nessuno!
Sì, lo so che l'ho già detto prima questo e che è una scena talmente cult che è praticamente un obbligo metterla in un film horror, ma io non ce la faccio!
3) Perché nel ventunesimo secolo vai in giro con una candela invece di usare una stramaledetta torcia del telefono?
Sì, fa scena è chiaro, ma anche no!
4) Perché vai in giro con indosso solo un asciugamano e pensi che salire in una soffitta (che ho smesso da poco di chiamare cantina >.<) buia e lurida, dove sospetti possa esserci qualcuno, sia una buona idea? Così nel caso non ti uccide chi di dovere ci pensa una malattia venerea? Perché? Perchè?
Tralasciando l'idiozia strabordante della Greta, che se fosse stata una ragazza intelligente non sarebbe potuta essere mai la protagonista, siamo giunti alla fine miei cari lettori, spero che vi siate goduti la lettura e che seguirete il mio consiglio di guardare The Boy se non lo avete già fatto, poi tornate qui e fatemi sapere che ne pensate con un bel commento qui sotto!