mercoledì 6 agosto 2014

Outlander 1x01 - Sassenach

Dato che il tempo non mi permette di andare al mare quanto vorrei, immaginate cosa ho scelto di fare per ingannare le piacevoli ore di ferie? Cominciare una nuova serie tv, ovviamente!

Questa volta la scelta è ricaduta su una delle nuove sfide di casa Starz, tratta (novità su novità!) da un best seller di successo tra gli amanti delle storie romantiche e un po' magiche, dal titolo Outlander - la straniera, di Diana Gabaldon.

Nel romanzo, Claire è una infermiera di guerra che, dopo la conclusione del conflitto mondiale, decide di fare una vacanza nelle Highlands con suo marito per ritrovarsi dopo aver trascorso separati gli ultimi otto anni.
Durante questa vacanza però, Claire si ritrova in una sorta di Stonehenge scozzese e quando, in preda a una sorta di trance, sfiora la roccia di uno dei monoliti, accade l'impensabile: Claire si ritrova catapultata indietro nel tempo all'anno 1743, durante l'annessione della Scozia all'Inghilterra, quando clan di scozzesi in kilt lottavano contro la milizia inglese, che è capitanata nella zona proprio dall'antenato di suo marito!
Ancora frastornata, Claire viene rapita da un membro di uno dei clan scozzesi e ben presto finirà con l'ambientarsi nel clan, soprattutto grazie all'affascinante presenza di Jamie Fraser, con cui inizierà una complessa e altalenante storia d'amore, pur senza smettere di tentare di tornare al suo tempo e a suo marito.
Vi sembra un po' troppo smielata e fantascientifica? Anche a me, onestamente, ragion per cui non ho ancora letto il libro in questione.
Eppure, il pilot dell'omonimo show, che comincia ripercorrendo esattamente il libro, è riuscito ad evitare di scadere nel romanticismo più zuccheroso e ha saputo invece conquistare la sottoscritta con una narrazione scorrevole e diretta, attenta a descrivere i personaggi con le loro passioni, i loro pensieri e i loro ricordi senza renderli pedanti o angoscianti.


Tutto comincia proprio con i ricordi di guerra di Claire, mentre decide se acquistare un vaso come segno della sua nuova vita in pianta stabile.
Lei e Frank, suo marito, si sono infatti appena riuniti dopo la guerra e hanno deciso di fare un viaggio insieme per ritrovarsi come coniugi, prima di tornare alla vita di sempre. 
Meta del viaggio, le spettacolari Highlands scozzesi, dove Frank spera di ritrovare segni del passaggio dei suoi antenati, dai quali è vagamente ossessionato, e lei spera di ritrovare la felicità tra le lenzuola - o tra polverose rovine anti-igieniche - dalla quale è ossessionata lei.


Proprio questa passione di Frank per la storia, comunque, porta i due coniugi a spiare l'arcano rito druidico (che prevede fiaccole e tarantella, niente sacrifici) presso il circolo di pietre magico poco fuori città. 

 

Lì Claire vede un fiore che le piacerebbe avere, così l'indomani decide di tornarci ma suo marito è impegnato con importanti dispacci di guerra dei suoi antenati e così, dopo un inconsapevole ultimo bacio, la donna decide di tornarci da sola.
Ovviamente è l'inizio della fine: ad un certo punto, qualcosa spinge la donna ad appoggiarsi con i palmi al pilastro di roccia al centro, attivando così lo speciale potere del posto e tornando indietro nel tempo di quasi duecento anni, con la sensazione di fare un incidente in macchina.
Al risveglio, quindi, Claire si trova ad osservare suo marito in abiti ben poco convenzionali


prima di rendersi conto che quello non è affatto suo marito ma il famigerato antenato Black Jack, flagello degli scozzesi e delle donnine sole. Black Jack, infatti, quale uomo d'onore che è, non ci pensa due volte a decidere che la donna che lo fissa come un'allocca è una prostituta e cerca di approfittare di lei, interrotto però da uno scozzese che pensa bene di rapire Claire.
La donna si trova così, confusa e frastornata dal jet-leg, a confrontarsi col resto del clan dell'uomo che l'ha salvata e che la osserva per un po', decidendo cosa fare di lei. Per fortuna, uno degli uomini del clan è ferito e lei può tempestivamente dimostrare che è più utile da viva che da morta grazie alle sue conoscenze mediche (ti piace vincere facile, hai duecento anni di preparazione in più!).
Il clan decide quindi di portarsela appresso nel loro viaggio verso il castello di Leoch, facendola cavalcare con l'uomo che ha curato, un certo Jamie Fraser - e sì, ho notato l'assurdità di far viaggiare la prigioniera sul cavallo di quello ferito, a cui basta una spinta per buttarlo giù e fuggire col cavallo - che si dimostra intrepido e valoroso, oltre che cocciuto e poco delicato, come tutti i combattenti scozzesi.


Ci vuole poco perchè Claire si ritrovi a curarlo di nuovo - con della tintura di iodio, no meglio dell'antibiotico, ma facciamo pure il caro buon vecchio alcool - e lui la ringrazi con uno di quei sorrisi che...
Se qualcuno di voi si chiedeva ancora se indossare la gonna può svilire la mascolinità di un uomo, ancora non ha visto Jamie Fraser, evidentemente, che indossa la gonnella con la fierezza di un elmo romano!



Nonostante il genere fantasy del pilot, devo dire che sono decisamente convinta e Outlander è già finito nella mia lista di serie tv da guardare.
Gli attori principali (Caitriona Balfe per Claire, Tobias Menzies per suo marito e Sam Heughan per Jamie) hanno saputo rendere benissimo gli stati d'animo dei personaggi, che sono tutti interessanti, sebbene in modo diverso e l'alternanza tra passato e presente è stata gestita benissimo in questo primo episodio!

 


E' ancora presto per valutare l'accuratezza della ricostruzione storica, così come per sapere quanto lo show resterà fedele al libro, ma le premesse per ora sono state ottime.
E poi, chi riesce a resistere al fascino delle meravigliose Highlands scozzesi? 


Se tutto questo ancora non vi bastasse, infine, c'è anche un piccolo elemento di mistero che già mi sta togliendo il sonno: chi era l'inquietante figuro visto da Frank sotto la stanza di Claire? Un fantasma del suo passato? Qualcuno dei suoi pazienti? 

 



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