martedì 17 giugno 2014

I, Frankenstein



Mentre mezza Italia è al mare a godersi il primo sole, l'altra mezza è rintanata in casa e si chiede se per caso non sia finita ad Atlantide, visto che le strade sono così sommerse che ti aspetti di vedere un tritone bussare alla finestra da un momento all'altro.
E poichè noi, che la sfiga ce l'abbiamo come tratto genetico, facciamo parte della metà che aspetta la visita del tritone, abbiamo pensato di ingannare questo piovoso pomeriggio godendoci un bel film del 2014, I, Frankenstein, diretto da Stuart Beattie e interpretato da Aaron Eckhart, Bill Nighy e Yvonne Strahovski (quella di Chuck, per intenderci). A conti fatti, sfortunatamente, sarebbe stata meglio una chiacchierata col tritone di cui sopra e perciò non vi dico la gioia di sapere che almeno non abbiamo pagato il biglietto del cinema!

Ma veniamo al dunque: in breve, il film ci racconta cosa succede al mostro creato da Viktor Frankenstein dopo che ha ucciso il suo creatore e la moglie di lui.
Si arruola nell'esercito? Si unisce ad una famiglia circense per fare il baraccone? Ruba l'idea del suo creatore e si costruisce un'armata invincibile con cui governare per sempre?
No. Semplicemente, mentre seppellisce il caro papà Viktor, un gruppo di tizi inquietanti cerca di prenderlo al guinzaglio manco fosse un cane randagio, ma intervengono due Gargoyle - sì avete letto bene, quei cosi di pietra in cima alle cattedrali - che uccidono i tizi inquietanti e trascinano il "mostro" a casa loro, nella cattedrale, per farlo interrogare dalla loro regina.
Qui il mostro, che viene ribattezzato Adam, scopre che è in corso da sempre una orribile battaglia tra demoni (quelli che cercavano di portarlo al canile) e Gargoyle (statue di pietra che all'occasione diventano palestrati combattenti umani) e che il principe dei demoni lo sta cercando, per non si sa bene cosa.
A quel punto la regina gli chiede se per caso si senta solo e preferisca unirsi ai Gargoyle per giocare a fare Ezio Auditore (Assasin's Creed docet), ma niente da fare: il mostro è cocciuto ed egocentrico e di umani, demoni e Gargoyle proprio non gli può fregà de meno, perciò si tiene i bastoni e si rintana agli angoli del mondo, per fare l'eremita in santa pace.
Peccato che i demoni, si sa, hanno sempre Google Alert pronto all'uso e riescono a scovarlo ovunque. Non che riescano a fargli del male, per carità - si vede che qualcuno dei pezzi di cadavere di cui è composto Adam apparteneva ad un guerriero ninja o a uno dei Fantastici Quattro - però dà al nervoso non riuscire a meditare per mezz'ora di fila senza che una specie di rettile cerchi di ucciderti, così Adam torna in città e va a cercare direttamente il principe dei demoni, per avvertirlo che se non la smette subito lo denuncia per stalking, chè i fan a lui non piacciono.
E' l'inizio della fine: il ritorno di Adam dà il via a una serie di battaglie spettacolari quanto inutili - in cui vengono distrutti interi palazzi senza che un solo umano si trovi, per caso, a notare quel grosso uccello di pietra che uccide quella specie di rettile lassù - e il mostro non riesce comunque a godersi la sua pace. Fortunatamente, tra una battaglia e l'altra, Adam conosce una biondissima e sveglissima dottoressa, a cui a quanto pare non dispiacerebbe trovare l'anima gemella in un corpo fatto da pezzi di cadaveri e privo di anima, purchè abbia considerevoli pettorali. Assodato quindi che la palestra funziona pure post-mortem, la dottoressa e il mostro fanno coppia fissa e cercano, con scarsi risultati, di sconfiggere il principe dei demoni fino a che Adam manda il suddetto a farsi benedire, in senso incredibilmente letterale, grazie all'anima last minute ritrovata, guarda caso, giusto giusto appena prima che un demone cercasse di impossessarlo, in che modo non ci è dato saperlo.

Premesso che non sono esattamente un'amante del genere fantasy, devo dire che questo film in particolare l'ho trovato pessimo: al di là di begli effetti speciali, che ormai però non sorprendono più nessuno, la trama è di una pochezza e di una banalità allucinanti, i personaggi non hanno un briciolo di credibilità e spessore - e nel caso di Gideon, braccio destro dell'inutile regina dei Gargoyle, nemmeno intelligenza - il finale è privo di qualsivoglia spiegazione logica, abbozzato lì giusto perchè si sono accorti di aver finito le battute stantie. Non ho capito se i dialoghi erano così tremendi di loro o il doppiaggio sia riuscito a peggiorarli e fin dall'inizio mi sono ritrovata a tifare quasi per il cattivo, a sua volta scandalosamente piatto e privo di attrattiva.
Noioso, scontato, inverosimile. Il personaggio più riuscito è il povero topino rianimato e con questo ho detto tutto...
L'unico motivo per guardare il film è avere dodici anni e non capire ancora nulla di cinema di qualità oppure voler dimostrare a un amico quanto i fantasy possano riuscire male.



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