martedì 1 luglio 2014

Penny Dreadful 1x08 - Grand Guignol

La seconda stagione comincia domani, vero?
No, perchè non si può dare un finale così e poi chiedere di aspettare mesi per sapere cosa risponderà Vanessa a quell'ultima, inquietante domanda: vuoi davvero essere normale?
E cosa dire di tutti gli altri, che normali non possono nemmeno scegliere di esserlo?
E cosa dire di noi, che smetteremo di essere normali fino a che potremo goderci la seconda stagione? L'esaurimento nervoso, con queste premesse, ci mette un attimo a colpire.
Anche se, in realtà, quello di PD è sicuramente il finale più conclusivo che si potesse chiedere per la serie: il grande interrogativo che ha fatto da filo conduttore alla prima stagione ha avuto risposta e la faccenda di Mina ha avuto la sua degna conclusione, così come anche Brona e la sua storia d'amore con Chandler.
Ma soprattutto, finalmente nell'ottavo - e purtroppo ultimo - episodio di PD tutti hanno trovato il loro posto nello show, fondando basi da urlo per la prossima stagione.
In Grand Guignol, tutti -  tranne il povero Sembene, che resta tuttora un mistero - hanno dimostrato cosa sono, ci hanno mostrato la loro più intima particolarità, quel qualcosa che li rende diversi, speciali, non normali. E allo stesso tempo, ci hanno mostrato il loro bisogno di trovare quella normalità, mascherarsi e confondersi tra la folla, in attesa della redenzione.
Redenzione avrebbe, infatti, potuto essere il titolo italiano di questo splendido finale di stagione. Trovata, cercata, agognata, temuta, imposta redenzione.

A cominciare da Mina, la grande Guest Star dell'episodio, quel personaggio che è apparso appena qualche manciata di scena eppure è rimasto sempre presente, parte integrante del gruppo.
Lei rappresenta senza dubbio la redenzione imposta, dato che sembrava piuttosto a suo agio nella sua nuova forma. Cosa peraltro che tutti sapevamo, o almeno sospettavamo, ma che ha dato un grande impatto visivo, anche se mi sarei goduta una bella lotta tra Mina e la Gang del Bosco.


In ordine di importanza e meraviglia, c'è poi la redenzione di Mr. Murray, una redenzione trovata e agognata da tutti i fan. In fondo tutti lo speravamo e tutti temevamo che Murray ci sorprendesse, che restasse troppo legato a sua figlia, fino alla fine. Invece, il padre distante ed egocentrico trova negli ultimi minuti la forza di concedere la pace a quella figlia perduta e si permette così di ritrovarne un'altra, con cui dividere il peso dei ricordi e dei rimpianti e forse trovare una nuova, più contorta serenità.


Chi l'avrebbe detto che le parole di Chandler avrebbero avuto tanto successo? In tutta la stagione avrà detto tre battute in croce e nessuno si aspettava di considerarle più di tanto, e invece...
Ma certo non è la sua saggezza l'unica - e nemmeno la più importante - scoperta sul nostro pistolero innamorato, che rappresenta la redenzione negata dalla natura.


Anche se tutti avevano capito il mistero dietro quel personaggio così schivo, vederlo dal vivo ha fatto sicuramente un effetto strepitoso e ora non vedo l'ora di esplorare il suo personaggio, la sua storia e la reazione degli altri. Sono anche curiosa di sapere se spiegheranno la mitologia dei lupi mannari nella solita maniera originale alla Penny Dreadful e di scoprire, ovviamente, se alla fine dei conti era davvero Chandler l'orribile mostro della prima puntata, quello che ha ucciso la madre e la bambina. Sarebbe di certo un punto interessante ma spero proprio che gli autori tireranno fuori un altro lupo dal cappello e mi lasceranno il buon, saggio pistolero gentile.

In fondo, già il caro dottore si porta sulla coscienza un omicidio di troppo, che mi ha lasciato a bocca aperta. Il nostro Frankie rappresenta, senza dubbio, la redenzione sprecata, ineffabile come quel soffio di vita che è riuscito ad imprimere ai cadaveri. Da una parte si riconcilia in parte con la sua creatura, capisce il dolore e l'umanità che si nascondono dietro quegli strani occhioni tristi e fa un grande sforzo di compassione, nonostante l'omicidio di Van  Helsing, facendomi venire gli occhi lucidi.


Dall'altra, sceglie un modo assai curioso di risolvere la faccenda del cuore infranto del suo figlioccio e si complica la vita in un modo che lui nemmeno immagina, lasciandosi così sfuggire tra le dita quella redenzione che sembrava aver conquistato con quel gesto affettuoso a Califano.
Perchè, tra tutte, proprio Brona doveva essere la prescelta? E come questo si ripercuoterà sul personaggio e sul suo legame con Chandler? Ma soprattutto, con la rediviva Brona riuscirà Califano a trovare la felicità? Certo, dopo Ethan Chandler, Califano non potrà puntare sulla bellezza, ma che ne sappiamo delle doti nascoste degli zombie? Magari Califano saprà sorprendere Brona con qualche trucchetto da teatro...

Ma chiaramente, come al solito, la parte più incredibile tocca alla Green. Vanessa finalmente ritrova la sua amica e con lei anche un insperato quanto improbabile padre, un legame col passato che credeva perso. Ritrova quella parte della sua umanità che le permette di entrare di nuovo in una chiesa e chiedere di essere esorcizzata dal primo che passa, per eliminare l'anima che l'ha sopraffatta, come la definisce lei. 
Ma arrivare a quella redenzione così ambita richiede un prezzo e quel prezzo porta il nome di Dorian Gray. Dopo l'ultima "possessione a letto" - e sì, il doppiosenso è voluto - Vanessa sa che se vuole sconfiggere il dio egizio deve impedirsi di lasciarsi andare, di provare emozioni troppo forti che possano destabilizzarla e aprire uno spiraglio a quella parte di anima oscura.
Così nella stessa serra in cui si sono dati il primo appuntamento, Vanessa dice addio a Gray, che la guarda attonito come a dire: ma che c'hai che non va pe' rifiutà sto gran pezzo di ritratto? Addirittura ci resta così male da piangere, mostrando tutta la sua fragilità e la sua insicurezza.
Tranquillo Dorian, nella prossima stagione scommetto che avrai tante occasioni di mostrare il tuo intimo ritratto alla Ives e chissà, forse anche a Chandler ora che Brona è entrata a far parte di Walking Dead...

Al di là di tutte le risposte rispetto alla trama, però, la rivelazione migliore di questo finale riguarda sicuramente la bravura degli attori maschili, prepotentemente messi da parte dalla Green.
Non sono stata una fan del pistolero, per dire, invece in questo episodio mi ha emozionato in ogni scena, dall'addio alla sua amata alla rassegnazione davanti al potere della luna e come lui anche Viktor ha dato prova di ottime capacità recitative nel discorso con Califano. Ho davvero ammirato gli attori e mi è dispiaciuto averli bistrattati per tutta la stagione. Per fortuna sappiamo di avere una seconda stagione per fare ammenda, sempre se la Green sarà così gentile da cedere un po' di gloria al resto del cast.


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