Il secondo episodio dell'attesissima trasposizione del romanzo "Outlander - La Straniera" si intitola Castle Leoch ma avrebbe potuto benissimo intitolarsi "So' Figo Pure Col Gonnellino".
Se, infatti, in teoria dovrebbe centrarsi sui primi timidi passi di Claire per ambientarsi nel nuovo/vecchio mondo, in pratica serve invece a dimostrarci quanto sia bello e valoroso l'homme de guerre a cui Claire ha ricucito le ferite. Non che la sottoscritta si lamenti, eh, però per chiarezza...
Subito dopo essere stata presentata a Mistress Fitz, infatti, la scombussolata Claire corre a disinfettare la ferita di Jamie, che ovviamente resta quasi in mutande per una ferita alla spalla (e qui il quanto sia bello).
Trovandoselo mezzo nudo davanti, Claire sussulta e Jamie, pensando che l'esitazione sia dovuta alle cicatrici sulla schiena, prende a raccontarle del suo eroico - anche se invano - tentativo di sottrarre sua sorella dalle mire dell'orribile capitano Randall (questo per il valoroso).
A mio parere, invece, quel sussulto è dovuto alla passione per la fornicazione che Claire ha dimostrato nel primo episodio. Se se ne andava in giro senza biancheria intima per Frank, non esattamente il sogno erotico di ogni donna, immaginate cosa pensa di fare quando si trova davanti l'aitante seppur sfregiato Jamie...
Sfortunatamente, i pensieri peccaminosi di Claire hanno vita breve perchè lui le fa gentilmente notare che pare 'na pezza e le consiglia una lunga dormita, che dura tutto il giorno secondo i commenti di Mrs. Fitz, quando la donna va ad aiutarla a vestirsi più a modo.
Terminata la vestizione, Claire va poi a conoscere il Laird del Castello, che si rivela essere un anziano storpio finto-gentile, che fa finta di credere alle sue pietose fesserie sulla sua identità e la invita a a fermarsi al castello fino a sabato in qualità di ospite. Lei ovviamente ci crede e già si programma il ritorno a casa di domenica.
Ora che è tranquilla sul ritorno a casa, Claire può tornare alla sua preoccupazione principale, ossia i pettorali la ferita di Jamie. Lo raggiunge perciò alle stalle e fanno un romantico pic-nic tra lo sterco di cavallo, durante il quale lui le confessa di essere ricercato per un omicidio che non ha commesso.
Ora, Jamie, capisco che da quello che abbiamo potuto vedere sei circondato da racchie al castello, però non lo so se confessare alla prima che passa di essere un criminale ricercato possa essere una scelta furba per il futuro, soprattutto considerato che l'infermiera inglese ci starebbe comunque, anche se tu stessi solo zitto e ti sollevassi quel gonnellino (reazione piuttosto generale tra le donne, aggiungerei).
Il momento romantico viene però interrotto dal capo-stalliere e Claire non riesce a spiare sotto la gonna nemmeno questa volta. Frustrata, se la prende con l'uomo che Duncan, fratello del Laird del castello, le ha messo alle calcagna perchè crede che sia una spia inglese.
E lei si indigna! Secondo lei infatti, quelle due o tre fesserie sul nord della Francia avevano veramente convinto un gruppo di ribelli patrioti sulla sua sincerità.
E' anche vero che dopo la figura di mer** che ha fatto con la storia del bambino e del padre e dei litri che si è scolata tra una forchettata e l'altra, nessuno sarebbe riuscito a inventarsi una storia credibile, però ha avuto due giorni interi di cavalcate per pensare a un'identità più credibile!
Ma anche in questo caso è scusata, perchè nessuna donna sarebbe riuscita a pensare lucidamente mentre cavalcava appoggiata ai pettorali di Jamie. Forse è proprio per questo, anzi, che hanno fatto viaggiare la prigioniera con l'unico uomo ferito della ciurma...
Per fortuna, tra tutti questi nemici Claire riesce anche a farsi un'amica: l'altra botanica del villaggio.
Ora, io non ho letto il libro perciò non posso dirlo con certezza, ma a me quella non mi ispira fiducia, nemmeno un po'. Più che la strega di turno mi sembra la bitches di turno, ma spero di sbagliarmi, perchè se Claire vuole sopravvivere a Castel Leoch (già, indovinate, non riuscirà ad andarsene entro sabato) ha disperatamente bisogno di una persona amica, o per lo meno di un traduttore, visto che non capisce un'acca di quello che gli scozzesi si dicono durante le udienze ufficiali.
A proposito di udienze, ecco l'ulteriore dimostrazione di quanto Jamie sia bello e valoroso.
Non appena un padre chiede al re di punire la figlia a fustigate per non meglio specificata "indecenza", Jamie si fa subito avanti e accetta di essere picchiato al posto della ragazza, così, tanto per fare il duro. A pugni però, che delle fruste c'ha paura.
Oltre a ricordarci che Jamie è un uomo da sposare, la scena serve anche relativamente a farci scoprire un altro dettaglio: zio Duncan non è un suo fan, per qualche ragione, e non vede l'ora di farlo fuori. Dieci a uno che lo zietto cercherà di guadagnare quella rendita annuale di una piccola fattoria, fino alla fine della stagione.
In conclusione, un gran bell'episodio per le donne, un po' piatto per i maschietti, ma ci sono le premesse per un ottimo terzo episodio, che già non vedo l'ora di guardare!
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