Vi ricordate la coraggiosa promessa che Claire ha fatto a se stessa nello scorso episodio, di tornare a Craig na Dun anche a costo di morire?
Fesserie, bastano due parole di Jamie e lei cambia idea. Ci è a malapena andata vicino alla sentinella, prima di decidere che la compagnia del bel McTavish meritava più di quella di Frank. Frank chi? Il marito, quello che chissà dov'è andato a diffondere la sua non-gioia di vivere.
Tranquilli, Claire non ha comunque dimenticato il suo vero amore: anche nelle fasi più concitate del suo piano di fuga, non faceva che pensarci, tanto che poteva sentirlo vicino al cuore... Era lì che teneva il Porto, no? Vicino al cuore, per riscaldarla, prima che la riscaldasse meglio dallo stomaco.
Comunque, il brillante piano di fuga, poi fallito miseramente, ha portato via una buona metà dell'episodio, che per questo è risultato un po' più noioso del solito, almeno secondo me. Si sapeva, essendo solo la quarta puntata, che la fuga non avrebbe avuto successo e questo ha tolto tensione a tutta la vicenda.
Per fortuna che la seconda metà di puntata ha avuto abbastanza tensione da compensare anche il resto!
Claire, infatti - oltre ad essere una ubriacona senza speranza - porta anche più sfiga della Signora in Giallo, che ovunque va semina morte per omicidio, e ha come vittima preferita il povero Jamie.
Se quei due dovessero finire insieme, alla fine, di sicuro sarà amore vero perchè nessuno sfiderebbe così tanto la sorte per una donna! Ogni volta che Claire è nei paraggi, Jamie viene utilizzato come sacco da boxe o roba simile, le prende fino a frantumarsi le ossa, poraccio.
Questa volta però, la nostra infermiera non si limita a farlo pestare per bene, ormai la sfida era diventata troppo facile. Riesce ad incastrarlo in una delicatissima situazione politica davanti a tutto il clan, situazione da cui non può uscire che da morto.
Se giura fedeltà, gli zii lo accoppano per non avere rivali nella successione. Se non giura, il clan lo accoppa per ribellione. Il tutto perchè la furbona di Claire non sapeva trovarsi da sola la strada fino all'entrata segreta.
Fortunatamente, Jamie riesce ad inventarsi su due piedi un giuramento-non-giuramento che sembra mettere tutti d'accordo - anche se io non ho ben capito perchè così va bene mentre se pronunciava il giuramento classico era morto - e tutto finisce a tarallucci e vino, come si dice dalle mie parti. Quasi tutti, in realtà, perchè zio Dougal non mi sembrava entusiasta di come era andata a finire...
Finito di riversare la sua sfiga perenne su Jamie, Claire trova poi un'altra vittima da sacrificare per soddisfare il suo personale dio della sfiga. Si tratta di un poveretto che voleva solo cacciare al cinghiale e si è trovato troppo vicino alla fonte primordiale di sciagura, ossia l'infermiera.
L'uomo becca la maledizione così potente, però, da lasciarci le penne, senza che Claire possa fare granchè nonostante il cestino pieno di erbe medicinali. L'unica cosa che può fare è far parlare il moribondo della propria casa, così che pensi ad un posto felice nei suoi ultimi momenti.
Magra consolazione, direte voi. E invece questo basta perchè Dougal decida di portarsi Claire a passeggio per i territori del clan, ammirandola per le sue doti nonostante la sediolata in testa che si è beccato nei corridoi, durante l'adunanza.
Che sia l'occasione giusta per fuggire a Craig na Dun? Ma per piacere...
In tutto ciò, Geillis la strega si presenta senza invito nella stanza di Claire e la inquieta con domande difficili. Ancora una volta, non riesco a capire il suo personaggio, che è per questo uno dei punti migliori dello show a mio avviso. Mi intriga così tanto che ho già ordinato una copia del romanzo della Gabaldon, sperando di trovare qualche risposta più rapida nel libro che nella serie.
E' anche vero che con l'arrivo della nuova stagione televisiva, il mio tempo a disposizione per la lettura tornerà a scarseggiare perchè taaaaaaante altre recensioni mi aspettano, ma non temete, troverò tempo a sufficienza per entrambi!
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