lunedì 8 settembre 2014

Outlander 1x05 - Rent

L'episodio di questa settimana comincia nel bel mezzo del viaggio lungo i territori dei McKenzie per riscuotere gli affitti, per la precisione sulle rive di un lago col panorama mozzafiato.


Se ricordate, infatti, nello scorso episodio Dougal ha chiesto a Claire di unirsi a lui, perchè una guaritrice fa sempre comodo in questi viaggi e Claire ha accettato perchè rischiava di essere la sua ultima possibilità per fuggire alla volta di Craig Na Dun.

Be', se era davvero l'ultima possibilità, lei se l'è ovviamente lasciata sfuggire. Avevate dubbi?
A sua discolpa, però, bisogna dire che stavolta non è stata colpa della sua passione per il vino di Colum. Non è fuggita perchè la poveretta non è riuscita ad allontanarsi da sola nemmeno per un minuto, visto che il fratello del Laird non si fida ancora di lei e non esita a farglielo sapere.
Di conseguenza, Claire viaggia circondata da soldati armati, dorme all'aperto circondata da soldati armati, mangia con i suddetti soldati...
Per fortuna che ad alleviare la sofferenza del viaggio c'è la compagnia del contabile del Laird, che conosce le sue stesse poesie e non accetta maiali vivi come pagamento.

Nonostante ci sia anche Jamie in viaggio con loro, infatti, per buona parte dell'episodio i due non passano molto tempo insieme, anche perchè alcuni comportamenti sospetti del clan portano Claire a pensare di avere a che fare con dei ladri: assieme agli affitti, Dougal raccoglie altri fondi a nero - a quanto pare le cose non sono cambiate poi così tanto negli ultimi 3 secoli - sfruttando il triste spettacolo delle cicatrici di Jamie.

 

Perciò l'infermiera ubriacona cerca di stare più lontano possibile dal gruppo, arrivando persino a conciare la lana con la pipì calda di estranee, pur di non stare a guardare Dougal che ruba i soldi al fratello storpio.
Invece, come al solito la viaggiatrice nel tempo non ha capito una cippa: altro che rubare al fratello, Dougal sta rubando al re in persona!
Pare infatti che il secondino del Laird del clan McKenzie preferisca avere gli Stuart al trono, col cattolico Bonnie Prince, che gli inglesi protestanti che frustano i giovani e crocifiggono i traditori.
Quando finalmente il malinteso è chiarito, però, sorge un altro problema per Claire: dovrebbe dire agli uomini che perderanno quella guerra? Anche se sono grezzi e russano e non si fidano di lei, infatti, non si può non voler bene a quel gruppetto di omaccioni rudi e Claire un po' si è affezionata, soprattutto al simpaticissimo Murtagh, che è uno dei miei personaggi preferiti, sappiatelo.

Per la prima volta, quindi, Claire si trova ad avere a che fare col dubbio che prima o poi assale tutti i viaggiatori nel tempo: posso rischiare di cambiare il futuro per salvare quelli che mi stanno simpatici?
A dirla tutta, il suo è un dubbio comunque inutile, visto il credito di cui gode nella compagnia. Nessuno si fida di lei, figuriamoci se prendono consigli strategico-politici da una donna perennemente ubriaca (sì, anche in viaggio nei villaggi sperduti Claire, trova il modo di ubriacarsi).
In compenso, Claire riesce a far rischiare il collo a quei poveretti già prima della grande battaglia di Culloden. 


Mentre è come sempre più che alticcia, infatti, fa un po' di scena in no dei villaggi e attira così l'attenzione di un ufficiale inglese sotto copertura (?), che la ritrova poco dopo lungo il fiume e le offre la possibilità di scappare dai suoi rapitori scozzesi, facendoli arrestare tutti.
La puntata si chiude senza la risposta di Claire, ma dopo che i suoi rozzi rapitori hanno fatto a cazzotti per difendere il suo onore nella taverna, come potrà mai denunciarli come ribelli?


Inoltre, anche in questo episodio abbiamo visto crescere il legame tra lei e Jamie, più che con tutti gli altri. Il bel giovine, infatti, non solo si preoccupa di portarle del pane, nel caso non gradisse la zampa che le è stata servita, o di impedire a Murtagh di tagliarle la gola. 
In uno dei gesti più dolci nella storia della Scozia, si mette a dormire sul pavimento davanti alla sua porta, per evitare che altri ospiti della locanda possano riservarle attenzioni indesiderate.
Ma quanto è perfetto il nostro guerriero in gonnella?


Una breve, brevissima menzione va fatta al povero Frank, il cui nome si collega ormai solo a vaghe sensazioni di angoscia nelle rarissime volte il cui la moglie pensa a lui. Che ne sarà di quel pover'uomo ormai? Non ci è dato saperlo, nè ci interessa poi particolarmente...


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