E rieccoci di nuovo all'incontro di alcolisti anonimi dove Claire Beauchamp racconta le sue (dis)avventure nelle campagne scozzesi.
Questa volta, all'incontro partecipano, come ospiti speciali, un intero battaglione di giubbe rosse, comandato da un imbecille e capitanato da un sadico. Anche io mi sarei fatta un goccetto, lo ammetto.
Ricordate che nello scorso episodio l'ubriaca Claire aveva infatti attirato l'attenzione di un giovane ufficiale inglese? Bene, in questo lo stesso ufficiale la conduce dal suo generale, che sicuramente le vuole parlare. E siccome quando Claire arriva il generale è a tavola con altri soldati, le viene offerto cervo e Bordeaux. Poteva mica Claire rifiutare del vino?
E ci riesce, sta quasi per andare a fare le valigie quando il capitano Randall interrompe il pranzo e l'idillio. Con un paio di frecciatine argute, infatti, il capitano getta un'ombra sulla credibilità - e sulla fedeltà al re - di Claire, per poi approfittare dell'assenza del generale per interrogarla e malmenarla.
Proprio sull'interrogatorio si concentra la maggior parte dell'episodio, permettendoci così di capire fino a che punto l'egregio capitano Randall è matto da legare.
Parlando della doppia fustigazione del povero Jamie, per esempio, il capitano afferma di aver creato un'opera d'arte, una meravigliosa connessione tra se stesso e il prigioniero... roba da far accapponare la pelle.
Ammette che forse ha esagerato e sorride quando Claire gli mostra compassione, ma è solo un trucco. Non appena Claire si alza lui la colpisce allo stomaco e poi costringe il suo giovane aiutante a prenderla a calci.
A questo punto, un applauso in standing ovation ci sta tutto per Tobias Mendez, l'attore che interpreta il capitano/il marito. Per quanto l'avvenenza di Jamie lo abbia eclissato per un po', bisogna ammettere che l'attore è stato fenomenale nel saper rendere la follia e la totale mancanza di empatia del capitano Randall, così come è riuscito a segnare la differenza tra lui e il pro-pro-nipote con la sola forza dell'espressione.
Non era un compito facile e a lui è riuscito così bene che avrei quasi voglia di vedere più spesso Randall, se non fosse un personaggio odioso quasi quanto Joffrey Baratheon, se capite cosa intendo. E qualcosa mi dice che andrà solo peggiorando.
La lunga e brutale chiacchierata col capitano, comunque, non serve solo a darci un'idea di quanto esattamente l'uomo sia fuori, ma anche a creare il presupposto per una svolta che mai avrei immaginato.
Pare infatti, che l'unico modo per impedire che Randall metta di nuovo le mani su Claire è farla diventare una cittadina scozzese e l'unica via per farlo è sposarla a uno scozzese. Jamie, per esempio.
I due non si conoscono ancora abbastanza e Claire non ha abbandonato del tutto la speranza di poter tornare a casa sua, nel suo tempo, ma per il momento il matrimonio s'ha da fare, se la donna non vuole sperimentare la creativa crudeltà di Randall e a Jamie il compromesso non sembra creare troppi problemi, purchè a lei non dia fastidio che sia vergine!
Dopo una puntata un po' più lenta del solito, quindi, il colpo di scena arriva quasi in sordina, scuotendo lo spettatore. Ci eravamo lasciati con un'infermiera fuori tempo che cerca disperatamente di tornare a casa e invece ci ritroviamo con una guaritrice scozzese in fuga dalle giubbe rosse proprio come il marito.
Riuscirà il dolcissimo Jamie a far dimenticare a Claire Randall, tanto il capitano quanto il marito? Scommetto di sì. A me ha fatto dimenticare pure il mio nome, quando se ne stava solo in kilt, appeso al palo. Prima di vedere il suo sangue scorrere, ovviamente.
In conclusione, domani siete tutti invitati al matrimonio più chiacchierato delle Highlands! Non vedo l'ora di vedere la faccia di Randall quando saprà che non può più torturare Claire...
P.S. E' un peccato non poter inserire immagini di questo episodio ma a)praticamente non ce ne sono, sono tutti già in fissa per il matrimonio e b) la mia casa è invasa di muratori e polvere, non il luogo più semplice dove concentrarsi per le recensioni, quindi devo fare in fretta!
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