mercoledì 1 ottobre 2014

Witches of Eeast End 2x11 - Poe Way Out

Trash, trash ovunque, trash in ogni sua forma possibile.
Se, come mie, siete di quelli che guardano WoEE solo per godervi 50 minuti di pura, incredibile spazzatura, questo episodio vi farà godere. E non è un termine casuale.
Il penultimo episodio di questa seconda stagione ha infatti superato di gran lunga i momenti in cui Ingrid copulava con l'Avatar per quanto riguarda volgarità, insensataggine e squallore generale e ci ha donato perle di divertimento disgustato, che già ci fanno sentire la mancanza della serie che volge ormai al termine.



Apro e chiudo subito la parentesi 50 sfumature di detersivo.
Lui è squallido, lei è zoccola (passatemi il termine, qualsiasi sinonimo non rendeva l'idea). 
Che altro c'è da aggiungere? 
Dash è sempre stato uno dei personaggi che meno sopportavo, si era leggermente ripreso con la parentesi psyco all'inizio della stagione, ha superato quell'allocco del fratello quando mi ha regalato quei momenti con Ingrid e adesso...


Non è mai stato più in basso nella mia classifica dei personaggi. E quell'altra Bitch appresso a lui non merita di meglio che morire per mano del dottore, prima possibile.

Certo, Dash può obiettare che almeno lui ha una sua storia, per quanto squallida e tutt'altro che interessante. Il fratello non può dire nemmeno questo.
La storyline di Killian è, infatti, così interessante che dopo essersi liberato della moglie vecchia - e già lì era noia pura - non ha niente di meglio da fare che uccidersi.
Sulle prime, ho pensato che il suo comportamento fosse surreale: chi è che quando la nipote identica alla moglie prima che gli marcisse tra le braccia gli offre una pozione letale, accetta? Invece poi mi sono resa conto che era la reazione più naturale per uno come lui.
In fondo, questo è più sfigato della Signora in Giallo, che porta morte ovunque vada, e sa già che le sue sfighe si ripeteranno vita dopo vita, dopo vita, in un cerchio di infinita depressione. In questa poi, ha raggiunto l'apice: gli è morta la madre, il fratello ha cercato di ucciderlo, ha scoperto di essere uno stregone, è stato imbrogliato da una finta-strega, ha fatto sesso con una donna centenaria, il suo vero amore è morto, anche la centenaria è morta... perchè continuare a vivere? 


Spero quindi che questa sia l'ultima volta che Killian risorge perchè altrimenti farò della sua morte il mio sport preferito. Il suo personaggio è stranamente più inutile con i poteri che senza ed è piacevole come un gatto attaccato agli attributi che, in quanto donna, non ho.
Mi dispiace per Freya, mi dispiace per la ship, mi dispiace per il telefilm in generale ma i personaggi maschili sono tremendi, piatti, insulsi, inutili a qualsiasi sviluppo della trama e Killian, dei due, è il peggiore. E non sarà spacciarlo per quel povero Poe a salvarlo, serve solo a far rivoltare il celebre scrittore nella tomba.

Ma quanto a trash, anche casa Beauchamp non scherza affatto.
La necessità di far gestire alle streghe del 1800 un bordello-fumeria non l'ho capita, oltre che per infilare un sottofondo sessuale in scene in cui non ce n'era proprio bisogno.
Joanna fattona ci sta. Cioè, mi piace l'idea di lei strafatta - questo spiega molte cose, infatti, sull'attuale stato mentale della donna, che si avvicina preoccupantemente alla mia idea di cerebrolesa - ma il modo in cui questo stato allucinatorio è stato interpretato mi fa venire in mente Gabriel Garko che cerca di imitare i grandi attori del noir italiano.

(di oppio)

Freya battona, non sorprende nemmeno lei. Mi fa invece sorridere che nonostante le decine e decine di vite, resta sempre una dannata barista, non ce la fa proprio a prendersi una benedetta licenza media e vincere un concorso alle poste, per dire.
La stupidità di quella ragazza è qualcosa di trascendentale, nel senso proprio che trascende il tempo e lo spazio: non importa in quale tempo o in quale luogo viva, lei non finirà gli studi e lavorerà sempre nello stesso bar, dove incontrerà l'uomo della sua vita per cui finirà col morire. Nell'unica vita in cui non fa la barista, poi, fa la mantenuta di un gangster psicotico.


Tutta la parte della possessione non la commento nemmeno, perchè è stata resa così male, con effetti scenici così scadenti, che mi sembrava di essere nello show porno-interspaziale che la giovane Robin Sparkles di HIMYM conduceva in Canada.


Un episodio pessimo, insomma. Non tanto perchè poco interessante - l'ho comunque guardato fino alla fine senza sbadigliare come quando guardo Pretty Little Liars - ma scadente sotto tutti gli altri punti di vista.

Unico elemento che salvo è la sorpresa che gli autori ci hanno regalato, quasi a voler chiedere scusa di tutto il resto.
Ingrid ne fa una buona!
Dopo averla presa a male parole per tutto l'episodio, scopro infatti che la bibliotecaria più imbranata dell'East End non è poi così fessa come pensavo. Certo, chiede aiuto al principe Dash Gardiner - che la abbraccia come se avesse scoperto che è tornata dall'Africa invece che dal regno dei morti - e questa non è quello che farebbe qualsiasi altra persona intelligente, ma è almeno un passo avanti.
Chissà che per il season finale - che ho appena letto durerà più del solito - la nostra Ingrid non faccia la prima cosa giusta dopo due stagioni, ridandomi la speranza nella terza stagione...

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