lunedì 10 novembre 2014

The Walking Dead 5x05 - Self Help

Be', dopo l'episodio di questa settimana, non credo che qualcuno abbia più dubbi sul perchè TWD sia il più seguito show sugli zombie. Cioè, ma come si fa a non appassionarsi alla serie meno prevedibile che si possa immaginare?



Mai, mai avrei pensato a una cosa del genere.
In fondo, quando in una serie post-apocalisse di zombie viene presentato uno scienziato, l'unico dubbio è se l'uomo riuscirà a mettere in pratica la sua idea e salvare il mondo, oppure se non ci riuscirà, magari perchè muore prima o perchè la sua idea non funziona.
A chi mai verrebbe in mente, invece, di pensare che forse quello non è un vero scienziato?


Già la rivelazione su chi avesse manomesso il pulmino mi aveva scioccata.
Non appena il mezzo è esploso, infatti, ho cominciato a deridere Abraham in aramaico, certa che il soldato si fosse fatto fuori l'unico mezzo funzionante come un deficiente.
Invece poi scopro che l'incidente era voluto, anzi era un tentativo di sabotaggio riuscito pure male. E già li io ero tipo:



Poi però il centro della scena si sposta su Abraham e sui suoi problemi di gestione della rabbia e io mi dimentico di Eugene - anche perchè in un certo senso capivo il suo ragionamento - e già mi preparo ad assistere al crollo psicologico del soldato, immaginando che Glenn avrebbe preso il posto di leader nel frattempo...


E invece, Washington non era che un miraggio, una bugia per assicurarsi di sopravvivere durante un viaggio pericoloso.
Il che significa, se non ve ne siete resi conto, che gran parte di quello che è successo nelle ultime dieci puntate, considerate anche quelle della scorsa stagione, era una bufala di dimensioni gigantesche.
Come quando i bambini si inventato una piccola bugia per non essere rimproverati dalla madre e si ritrovano a compromettere un'indagine federale di dimensioni cosmiche, tipo.
Devo ammettere che non mi spiego come mai il gruppo abbia cercato di fermare Abraham dall'uccidere il Mullet a suon di cazzotti, invece di aiutarlo. Io lo avrei investito diverse volte con l'autobotte e sarebbe stato ancora poco.

Comunque, ora l'inganno è stato svelato. Come si comporteranno i nostri eroi, a questo punto? Andare avanti, ma a che pro? Tornare indietro allora? E magari contribuire ad abbattere la comunità dell'Ospedale, di cui non ricordo il nome... E poi? Mi sembra evidente che il nostro Abraham ha disperatamente bisogno di una missione per non uscire fuori di testa e salvare la pellaccia del gruppo non sembra essere sufficiente per lui.

 

Certo è che Tara ha proprio fiuto per capire le persone. Finora si è unita a due personaggi in particolare, il Governatore e Eugene ed entrambi si sono dimostrati ben diversi da come Tara li aveva immaginati (anche se Eugene aveva dimostrato qualche indizio di stranezza dopo la faccenda del guardone...). Una psicologa nata, molto meglio di Mentalist e compagnia!


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