Scusandomi per il mio immenso ritardo con tutti voi (questa faccenda della laurea mi sta rubando troppo tempo sic!), comincio subito questa doppia recensione con l'esclamazione che è ormai diventata simbolo di questa seconda stagione: OH MIO DIO!
So che ormai voi tutti avete visto da tempo la mead seson, avete metabolizzato, avete razionalizzato, ma io, che sono mi son di diritto aggiudicata il premio della recensitrice più ritardataria nella storia delle recesitrici ritardataria, sono riuscita a ritagliarmi uno spazziettino di tempo per guardare le ultime due puntate solo ieri per cui ho davvero bisogno di sfogarmi.
Premetto che, avendole guardate di seguito, ho deciso di recensire il nono ed il decimo episodio insieme, come se fossero un'unica puntata (soprattutto per recuperare un pochino di tempo sul ritardo che già ho). Detto questo, chi meglio di voi può capire il tormento del mio animo in subbuglio, che si crogiola nell'impazienza che finiscano queste otto immense settimane di pausa?
Se fin dall'inizio della stagione era stato tutto un crescendo, questa mead season rasenta quasi la perfezione. Ogni pezzo sembra essere andato al suo posto, abbiamo avuto le risposte che cercavamo da un bel po', ogni personaggio ha centrato il suo scopo.
Ormai la serie, che si è finalmente lasciata alle spalle la natura di procedurale con il quale era nata, si è innestata egregiamente nel vasto Universo Marvel in modo definitivo, riaprendo percorsi accennati nella prima stagione in cui era stato lanciato qualche riferimento narrativo qua e la. Meglio ancora, anzi, sembra andare verso l'esplorazione di una parte di Mondo Marvel che quasi nessuno, tranne i fan davvero accaniti del cartaceo conoscono, cioè quello degli "Umani con le potenzialità per essere qulcosa di più", quello degli Inumani.
D'altronde la citazione dantescha "...Ye Who Enter Here" (...O Voi Che Entrate, sarebbe tradotto) aveva un ché di profetico fin da subito. Si riferiva certo alla città Kree, ma non solo. Le porte dell' "Inferno" si sono aperte tanto per lo SHIELD quanto per tutti noi spettatori, cari amici, è come se avessero detto "...E Mo So Cazzi" (perdonatemi la scurrilità).
In questo finale di stagione, infatti, la tanto agoniata rivelazione sulla vera identità di Skye e di suo padre, la morte di Whitehall, la trasformazione di Raina e i nuovi arrivi in casa Villain, chiudono una porta per aprire un portone, come si suol dire.
Arrivati a questo punto ci si potrebbe aspettare di tutto. Credo sia proprio questo alone di mistero ed incertezza che rende What They Become il miglior modo possibile di concludere una metà stagione. Adesso che abbiamo scoperto il vero nome di Skye, ovvero Daisy, è chiaro che lei sia Daisy Johnson, alias Quake, un'inumana in grado di creare scosse sismiche, conoscendo il nome di suo padre, che si presenta come Cal, sappiamo per certo che il personaggio fa riferimento è Calvin Zabo, un cattivo del Mondo Marvel conosciuto come Mr. Hyde, ma cosa comporterà tutto ciò? Come affronterà Skye la sua nuova natura? Come reagirà il team? Chi sono i nuovi nemici ora che Whitehall è morto? E l'Hydra sarà ancora un problema per la nostra squadra anche dopo la sua dipartita, o conosceremo le altre sue teste? Che ruolo avrà Cal nella vita di Skye adesso che l'ha ritrovata? Cos'è diventata Raina, da che parte starà?
Aaah ma non sono mica finite qui le domande! Spostando un po' l'attenzione sul resto dei personaggi, infatti, viene da chiedersi anche il destino di Grant Ward, del quale non riesco davvero ad immaginare il futuro. Ora che ha compiuto la sua missione di riportare Skye da suo padre, nonostante la piccola riunione familiare non sia andata proprio secondo i piani del povero Cal, ora che non è più nemmeno un membro dell'Hydra, ora che Skye ha messo ben in chiaro le cose sul loro rapporto scaricandogli nel fianco un caricatore (ma nonostante ciò lo Skyward vive!), quale sarà il posto di Ward nel puzzle sono davvero curiosa di saperlo. Come son curiosa di vedere se l'agente 33 diventerà qualcosa di più importante che la copia sbagliata di May, oppure sia stato solo un escamotage per fare un po' di spettacolo (ed occupare un po' di minutaggio) con effetti speciali e scene di combattimento fighe. In ogni caso io apprezzerò comunque perchè la lotta May vs May è stata una delle cose migliori che il mondo televisivo ci abbia regalato quest'anno.
Un po' più sullo sfondo, come era giusto che fosse, è stato il resto della squadra, a parte Triplett ovviamente al quale vorrei dedicare la fine del post però, ma non per questo meno notevoli.
Apprezzabilissimo è stato lo sforzo di dedicare qualche momento anche alle dinamiche relazionali forse meno fondamentali e scioccanti, ma ugualmente emotivamente intense.
I nostri Fitz-Simmons sembrano finalmente rimettersi sulla strada giusta per recuperare il rapporto
tanto speciale che ci aveva fatto innamorare di loro, c'è ancora molto lavoro da fare e sicuramente non sarai mai più lo stesso, anzi speriamo che si evolva in qualcosa di meglio ( ...quando magari Jemma smetterà di friendzonare il povero Leo saremo tutti molto più contenti) ma finalmente si intravedono crepe nel muro di silenzio e imbarazzo che si era creato fra i due, ritornano sprazzi d'intesa, ritornano l'affetto e la protezione. Insomma si comincia ad intravedere la luce.
Molto tenera la reazione di Fitz alla presunta morte di Mack che, quando dice " Lui era mio amico", mi ha fatto sciogliere il cuore. Meno male che almeno Mack è tornato vivo e quasi vegeto tra noi!
Bobbi e Lance, poi, sono stati la nota di dolcezza nel mare di angoscia. Insieme sono semplicemente adorabili ed inoltre non sono proprio sicura che questa storia d'amore sia proprio così ininfluente sul futuro sviluppo della trama. Nonostante sia passata un po' in sordina la scena della penna usb, io non la sottovaluterei più di tanto. Che cosa ci sarà mai di tanto importante? Da cos'è che Bobbi vuole lasciare fuori Lance? Sono sicura che quella brevissime scene sono solo l'input per una bella storyline che darà il giusto valore a personaggi come Mack e gli stessi Bobbi e Lance, ovviamente, che altrimenti correrebbero il rischio di essere sprecati "solo" come agenti, senza avere una loro specificità.
Come avevo annunciato, vorrei concludere la recensione dedicando qualche parola al povero Triplett, che se pure è vero che non aveva alcuna vera utilità alla trama dello show, portava sempre una nota di allegria, saggezza e cazzutagine che non guastava mai (per non parlare del sorriso mozzafiato!). Sacrificato per ricordare al pubblico quanto fosse pericoloso il dannato Divinatore, dopo essersi corso tutta la caverna a piedi per non far saltare in aria tutti gli altri ed essersi infilato nelle rocce solo per salvare Skye, il nostro amato Trip è morto da eroe. Ci mancherai Antoine! #TripLives
Quanto a noi, cari miei agenti, ci rileggiamo a marzo con le nuove recensioni (magari più puntuali), ma continuate a seguirci anche nelle prossime settimane perchè ho qualche sorpresa per voi!
So che ormai voi tutti avete visto da tempo la mead seson, avete metabolizzato, avete razionalizzato, ma io, che sono mi son di diritto aggiudicata il premio della recensitrice più ritardataria nella storia delle recesitrici ritardataria, sono riuscita a ritagliarmi uno spazziettino di tempo per guardare le ultime due puntate solo ieri per cui ho davvero bisogno di sfogarmi.
Premetto che, avendole guardate di seguito, ho deciso di recensire il nono ed il decimo episodio insieme, come se fossero un'unica puntata (soprattutto per recuperare un pochino di tempo sul ritardo che già ho). Detto questo, chi meglio di voi può capire il tormento del mio animo in subbuglio, che si crogiola nell'impazienza che finiscano queste otto immense settimane di pausa?
Se fin dall'inizio della stagione era stato tutto un crescendo, questa mead season rasenta quasi la perfezione. Ogni pezzo sembra essere andato al suo posto, abbiamo avuto le risposte che cercavamo da un bel po', ogni personaggio ha centrato il suo scopo.
Ormai la serie, che si è finalmente lasciata alle spalle la natura di procedurale con il quale era nata, si è innestata egregiamente nel vasto Universo Marvel in modo definitivo, riaprendo percorsi accennati nella prima stagione in cui era stato lanciato qualche riferimento narrativo qua e la. Meglio ancora, anzi, sembra andare verso l'esplorazione di una parte di Mondo Marvel che quasi nessuno, tranne i fan davvero accaniti del cartaceo conoscono, cioè quello degli "Umani con le potenzialità per essere qulcosa di più", quello degli Inumani.
D'altronde la citazione dantescha "...Ye Who Enter Here" (...O Voi Che Entrate, sarebbe tradotto) aveva un ché di profetico fin da subito. Si riferiva certo alla città Kree, ma non solo. Le porte dell' "Inferno" si sono aperte tanto per lo SHIELD quanto per tutti noi spettatori, cari amici, è come se avessero detto "...E Mo So Cazzi" (perdonatemi la scurrilità).
In questo finale di stagione, infatti, la tanto agoniata rivelazione sulla vera identità di Skye e di suo padre, la morte di Whitehall, la trasformazione di Raina e i nuovi arrivi in casa Villain, chiudono una porta per aprire un portone, come si suol dire.
Arrivati a questo punto ci si potrebbe aspettare di tutto. Credo sia proprio questo alone di mistero ed incertezza che rende What They Become il miglior modo possibile di concludere una metà stagione. Adesso che abbiamo scoperto il vero nome di Skye, ovvero Daisy, è chiaro che lei sia Daisy Johnson, alias Quake, un'inumana in grado di creare scosse sismiche, conoscendo il nome di suo padre, che si presenta come Cal, sappiamo per certo che il personaggio fa riferimento è Calvin Zabo, un cattivo del Mondo Marvel conosciuto come Mr. Hyde, ma cosa comporterà tutto ciò? Come affronterà Skye la sua nuova natura? Come reagirà il team? Chi sono i nuovi nemici ora che Whitehall è morto? E l'Hydra sarà ancora un problema per la nostra squadra anche dopo la sua dipartita, o conosceremo le altre sue teste? Che ruolo avrà Cal nella vita di Skye adesso che l'ha ritrovata? Cos'è diventata Raina, da che parte starà?
Aaah ma non sono mica finite qui le domande! Spostando un po' l'attenzione sul resto dei personaggi, infatti, viene da chiedersi anche il destino di Grant Ward, del quale non riesco davvero ad immaginare il futuro. Ora che ha compiuto la sua missione di riportare Skye da suo padre, nonostante la piccola riunione familiare non sia andata proprio secondo i piani del povero Cal, ora che non è più nemmeno un membro dell'Hydra, ora che Skye ha messo ben in chiaro le cose sul loro rapporto scaricandogli nel fianco un caricatore (ma nonostante ciò lo Skyward vive!), quale sarà il posto di Ward nel puzzle sono davvero curiosa di saperlo. Come son curiosa di vedere se l'agente 33 diventerà qualcosa di più importante che la copia sbagliata di May, oppure sia stato solo un escamotage per fare un po' di spettacolo (ed occupare un po' di minutaggio) con effetti speciali e scene di combattimento fighe. In ogni caso io apprezzerò comunque perchè la lotta May vs May è stata una delle cose migliori che il mondo televisivo ci abbia regalato quest'anno.
Un po' più sullo sfondo, come era giusto che fosse, è stato il resto della squadra, a parte Triplett ovviamente al quale vorrei dedicare la fine del post però, ma non per questo meno notevoli.
Apprezzabilissimo è stato lo sforzo di dedicare qualche momento anche alle dinamiche relazionali forse meno fondamentali e scioccanti, ma ugualmente emotivamente intense.
I nostri Fitz-Simmons sembrano finalmente rimettersi sulla strada giusta per recuperare il rapporto
tanto speciale che ci aveva fatto innamorare di loro, c'è ancora molto lavoro da fare e sicuramente non sarai mai più lo stesso, anzi speriamo che si evolva in qualcosa di meglio ( ...quando magari Jemma smetterà di friendzonare il povero Leo saremo tutti molto più contenti) ma finalmente si intravedono crepe nel muro di silenzio e imbarazzo che si era creato fra i due, ritornano sprazzi d'intesa, ritornano l'affetto e la protezione. Insomma si comincia ad intravedere la luce.
Molto tenera la reazione di Fitz alla presunta morte di Mack che, quando dice " Lui era mio amico", mi ha fatto sciogliere il cuore. Meno male che almeno Mack è tornato vivo e quasi vegeto tra noi!
Bobbi e Lance, poi, sono stati la nota di dolcezza nel mare di angoscia. Insieme sono semplicemente adorabili ed inoltre non sono proprio sicura che questa storia d'amore sia proprio così ininfluente sul futuro sviluppo della trama. Nonostante sia passata un po' in sordina la scena della penna usb, io non la sottovaluterei più di tanto. Che cosa ci sarà mai di tanto importante? Da cos'è che Bobbi vuole lasciare fuori Lance? Sono sicura che quella brevissime scene sono solo l'input per una bella storyline che darà il giusto valore a personaggi come Mack e gli stessi Bobbi e Lance, ovviamente, che altrimenti correrebbero il rischio di essere sprecati "solo" come agenti, senza avere una loro specificità.
Come avevo annunciato, vorrei concludere la recensione dedicando qualche parola al povero Triplett, che se pure è vero che non aveva alcuna vera utilità alla trama dello show, portava sempre una nota di allegria, saggezza e cazzutagine che non guastava mai (per non parlare del sorriso mozzafiato!). Sacrificato per ricordare al pubblico quanto fosse pericoloso il dannato Divinatore, dopo essersi corso tutta la caverna a piedi per non far saltare in aria tutti gli altri ed essersi infilato nelle rocce solo per salvare Skye, il nostro amato Trip è morto da eroe. Ci mancherai Antoine! #TripLives
- E.
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