giovedì 26 febbraio 2015

Dream House


Anno: 2012
Genere: thriller
Nazione: USA

Una bella famigliola si trasferisce dalla città in un paesino di periferia, in una casa con la carta da parati più brutta che ci sia. E siccome le famiglie americane o sono marce in modo irrecuperabile (tipo i Gallagher, per chi se ne intendesse di serie tv) o sono la copia esatta della famiglia Mulino Bianco, nella nuova casa è tutto perfetto e tutti si amano e il padre gioca teneramente con le figliolette, dimentico di aver lasciato il lavoro e non aver nemmeno cominciato il suo fantomatico romanzo.
Unica pecca, il guardone del giardino. A quanto pare, infatti, un uomo "sfocato" - ma che lascia impronte nella neve ben definite - li osserva dalle finestre, come un curioso voyeur.

Solito ladruncolo di periferia? No, a quanto pare si tratta del redivivo (?) omicida che cinque anni prima ha ucciso la sua stessa famiglia proprio in quella casa, ormai uscito dalla prigione-manicomio. Perchè poi uno che ha ucciso moglie e due figlie sia libero dopo soli cinque anni è tutto un dire, ma voi sorvolate, anche perchè già ben prima di questo punto avete capito tutto, se siete un pochino esperti di trame thriller.
O almeno, crederete di aver capito tutto...

Se è vero che la trama risulta essere un po' scontata, soprattutto se guardate prima il trailer a cui mancano solo i titoli di coda, la recitazione di Daniel Craig e delle due bambine - che sono dolcissime e recitano meglio di Rachel Weisz, senza nulla togliere alla Weisz - unita a un buon montaggio (o almeno credo che sia merito del montaggio, perchè sono piuttosto ignorante sulla parte tecnica del cinema) rendono interessante l'intera pellicola, che pure dura quasi due ore.
Com'è possibile? Vi starete chiedendo. Non lo sappiamo, però è un fatto che non abbiamo mai guardato l'orologio per noia, nonostante sia abbastanza lungo e che nessuna di noi tre si sia messa a giocare a candy crash (credetemi, cosa non facile per S.!). E nonostante avessimo guardato il trailer e ci fossimo quindi spoilerate praticamente mezzo film.

Com'era prevedibile però - non sia mai che io e la critica professionale siamo d'accordo - ho scoperto che il film non ha ricevuto recensioni molto positive dalla critica e che addirittura il regista (Jim Sheridan, mica un novellino) lo ha disconosciuto e gli attori principali hanno rifiutato di promuoverlo, pare a causa di troppi interventi della casa produttrice in favore del pubblico.
Chiaramente io non posso giudicare il livello del film prima degli interventi, però devo ammettere che il lavoro finale non è comunque da buttar via. Certo, non stiamo parlando del nuovo colossal - niente che avrebbe portato Di Caprio agli oscar, per intenderci - però pur con i tagli e il trailer spoileroso, è un prodotto migliore di molte schifezze che la critica ha spacciato per piccole perle neo-classiche (il primo esempio che mi viene in mente è Martirs, ma ce ne sarebbero molti altri).

Se state cercando un thriller che vi tolga il fiato e che presto vedrete nell'elenco dei pluripremiati, quindi, lasciate stare e chiedete ai "vecchi tromboni" della critica internazionale, che di certo ne sanno più di una che non è ben sicura di usare il termine montaggio in maniera appropriata.
Se però, come noi, avete un paio d'ore libere che non volete buttare appresso a 50 Sfumature (che non ho ancora visto perciò non mi permetto di giudicare, al contrario di altri) io vi consigliere di dare una chance a questa povera pellicola orfana di regista, senza troppe aspettative.
E se ancora vi fidate del consiglio della sottoscritta, NON GUARDATE IL TRAILER!!!

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