GENERE: Horror
ANNO: 2015
DURATA: 95 min (100min la versione intgrale)
REGIA: Gil Kenan
SCENEGGIATURA: David Lindsay-Abaire
CAST: Sam Rockwell, Kennedi Clements, Rosemarie DeWitt, Kyle Catlett, Saxon Sharbino, Jared Harris, Jane Adams, Nicholas Braun, Susan Heyward, Soma Bathia
La famiglia Bowen si trasferisce in una nuova casa dove, purtroppo, accadono cose strane. Durante una notte, la figlia minore Maddy riesce a comunicare con gli spiriti, che infestano la casa, grazie al televisore. Dopo quella sera
le manifestazioni saranno sempre più violente, fino a sconvolgere totalmente la famiglia. I coniugi Bowen saranno costretti a rivolgersi ad una squadra specializzata nel paranormale per affrontare la violenza dei poltergeist.
le manifestazioni saranno sempre più violente, fino a sconvolgere totalmente la famiglia. I coniugi Bowen saranno costretti a rivolgersi ad una squadra specializzata nel paranormale per affrontare la violenza dei poltergeist.
Che ci sia un problema all'interno del film è evidente fin da subito, ma bisogna documentarsi un pochino su Kenan per definirlo e spiegarlo. Al contrario di tante altre "perle" , infatti, Poltergeist ha una struttura costruita alquanto decentemente, una trama scorrevole, un buon cast (le cui performance sono decisamente rovinate dal doppiaggio) e insensatezze che non sforano, però, il limite del giustificabile.
Dov'è il problema allora? Il problema è che il retaggio di Kenan da regista d'animazione si sente e non poco. Il giovane regista aveva, in poche parole, troppa poca esperienza per affrontare un prova del genere. Nonostante la guida di una produzione che vanta nomi come Raimi e Tapert, non proprio novellini del genere horror, l'influenza degli schemi e dello stile del cinema per ragazzi, unico genere toccato con mano da Kenan per i grandi schermi fin'ora, è fin troppo presente, ammazzando completamente l'atmosfera di tensione che, concorderete con me, è piuttosto importante.
Quindi, in parole povere, ciò che vedrete con il moderno Poltergeist, più che un remake, è una versione da piccoli brividi per undicenni di quel Poltergeist - Demoniache presenze del '86 che, per la regia di Tobe Hooper, è diventato uno dei maggiori classici fra i Ghost Movies.
Se già l'idea dei remake in generale non mi entusiasma particolarmente, questo genere di produzioni che non solo si limita a scopiazzare le scene originali, senza aggiungere nulla di fatto, ma riesce anche, non si sa come, a peggiorare la qualità del prodotto mi lascia davvero con l'amaro in bocca.
Non solo, quindi, hanno ripreso la storia tale e quale, rielaborando praticamente nulla, ma hanno anche eliminato i fantasmi, hanno sostituito uno dei pagliacci più terrificanti di sempre con una bambolina un po' brutta. La gigantesca mano fantasma che esce dal televisore fino a toccare la bambina è diventata una ciampata di mani sullo schermo. Insomma, cosa? Ai nostri tempi, in un ghost movie, io voglio vedere apparizioni frenetiche, voglio vedere ogni personaggio farsela sotto per le peggiori allucinazioni, voglio vedere cadaveri "veri" (cioè, intendiamoci, che sembrano veri!). Delle palle da baseball che si spostano e delle luci ad intermittenza vanno bene come "antipasto", non possono essere la massima espressione del poltergeist. Per far prendere vita ad un albero sarà anche stato usato un super programmone digitale ma non impressiona nessuno sopra i dieci anni (per esagerare!) qualche rametto che striscia sui muri.
Se lo slogan del tuo trailer è "Loro conoscono le tue peggiori paure" io voglio vedere le peggiori paure dei protagonisti, non puoi mostrarmi uno scoiattolo con gli occhi "spiritati", che per altro si vede benissimo essere finto, non puoi tirarmi fuori un cadavere che sembra uno di quelli che si appendono nel porticato per Halloween.
La delusione, quindi, non è solo per chi era già fan dell'originale e si è trovato davanti una brutta copia ma di un più vasto pubblico che ha pagato il biglietto per vedere un cazzuto film sui fantasmi e si è ritrovato a guardare un episodio di Ghost Busters.
Dov'è il problema allora? Il problema è che il retaggio di Kenan da regista d'animazione si sente e non poco. Il giovane regista aveva, in poche parole, troppa poca esperienza per affrontare un prova del genere. Nonostante la guida di una produzione che vanta nomi come Raimi e Tapert, non proprio novellini del genere horror, l'influenza degli schemi e dello stile del cinema per ragazzi, unico genere toccato con mano da Kenan per i grandi schermi fin'ora, è fin troppo presente, ammazzando completamente l'atmosfera di tensione che, concorderete con me, è piuttosto importante.
Quindi, in parole povere, ciò che vedrete con il moderno Poltergeist, più che un remake, è una versione da piccoli brividi per undicenni di quel Poltergeist - Demoniache presenze del '86 che, per la regia di Tobe Hooper, è diventato uno dei maggiori classici fra i Ghost Movies.
Se già l'idea dei remake in generale non mi entusiasma particolarmente, questo genere di produzioni che non solo si limita a scopiazzare le scene originali, senza aggiungere nulla di fatto, ma riesce anche, non si sa come, a peggiorare la qualità del prodotto mi lascia davvero con l'amaro in bocca.
Non è la tecnologia a fare l'horror...
Dopo ben 33 anni, i mezzi tecnologici a disposizioni delle produzioni horror si sono alquanto evoluti, quindi, quando confronto un film dell'86 ed il suo remake del 2015, mi aspetto, anzi pretendo, che il rendimento grafico nell'esaltazione dell'elemento horror sia abissale. Siete d'accordo? In questo caso lo è...a favore della versione originale degli '80!!
Non solo, quindi, hanno ripreso la storia tale e quale, rielaborando praticamente nulla, ma hanno anche eliminato i fantasmi, hanno sostituito uno dei pagliacci più terrificanti di sempre con una bambolina un po' brutta. La gigantesca mano fantasma che esce dal televisore fino a toccare la bambina è diventata una ciampata di mani sullo schermo. Insomma, cosa? Ai nostri tempi, in un ghost movie, io voglio vedere apparizioni frenetiche, voglio vedere ogni personaggio farsela sotto per le peggiori allucinazioni, voglio vedere cadaveri "veri" (cioè, intendiamoci, che sembrano veri!). Delle palle da baseball che si spostano e delle luci ad intermittenza vanno bene come "antipasto", non possono essere la massima espressione del poltergeist. Per far prendere vita ad un albero sarà anche stato usato un super programmone digitale ma non impressiona nessuno sopra i dieci anni (per esagerare!) qualche rametto che striscia sui muri.
Se lo slogan del tuo trailer è "Loro conoscono le tue peggiori paure" io voglio vedere le peggiori paure dei protagonisti, non puoi mostrarmi uno scoiattolo con gli occhi "spiritati", che per altro si vede benissimo essere finto, non puoi tirarmi fuori un cadavere che sembra uno di quelli che si appendono nel porticato per Halloween.
Atmosfera uccisa a parte...
Non c'è granché da dire sul resto del film, se non che la performance del cast è l'unica nota positiva che tiene ad un passo dal fondo la baracca, anche se, come ho già detto, visto in italiano il doppiaggio non rende la maggior parte delle volte.
Anche nella narrazione non c'è niente di particolare, niente che sia degno di nota.
C'è una bambina troppo dolce che è strana forte, un fratellino caga sotto a livelli epici che viene a volte ignorato a volte deriso dai suoi stessi genitori, una sorella maggiore adolescente e snervante e due genitori che cercano a tutti i costi di sopravvivere, ai loro stessi figli più che al resto. Una famiglia piuttosto normale (a cui servirebbe una terapia familiare), con problemi normali, che fa cose normali, e poi ad un certo punto accetta, senza troppe domande o dubbi, che la figlia minore parla con le anime dei morti che l'hanno usata come tramite per manifestarsi e che adesso la useranno come "torcia" verso l'aldilà; e credono a tutto ciò perché glielo dice un Cacciatore di fantasmi "professionista", che ha addirittura uno show tutto suo in TV, ed un gruppo di ricercatori disadattati del famosissimo dipartimento del paranormale dell'Università. Come? Cosa? L'Università della vostra città non ha un dipartimento del genere? Ah! Sfigati che non siete altro!
Insomma, anche la logicità delle reazioni umane è quella tipica dei film horror, tanto che non riesco nemmeno a criticarla. A pensarci bene, forse è l'unica cosa da film dell'orrore!
In conclusione, Poltergeist di Gil Kenan è un film per la famiglia con qualche mostriciattolo essenzialmente, quindi non fatevi influenzare dal tono burbero della recensione, se avete finito i cartoni animati a disposizione sono sicura che questo può fare al caso vostro!
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