GENERE: Commedia (secondo Mymovies)/Thriller (secondo Netflix)
ANNO: 2012
DURATA: 107 min
REGIA: Lee Daniels
ATTORI: Matthew McConaughey, Zac Efron, Nicole Kidman, John Cusack, Scott Glenn, David Oyelowo, Ned Bellamy, Macy Gray
Il fatto che professionisti della catalogazione dei film non abbiano idea di cosa sia The Paperboy - opera di Lee Daniels, che vede nel cast Matthew McConaughey, John Cusack, Nicole Kidman e Zac Efron - vi da un'idea di che perla Daniels abbia generato. Oppure quelli di Mymovies hanno voluto esprimere un'opinione sul prodotto, intendendo che in generale fa ridere che un cast di questo livello presti la sua faccia a questa pellicola.
Ok, non voglio influenzarvi troppo ma se volete leggere una recensione positiva di questo titolo, cambiate blog perchè per me è un NO grosso come una casa (solo che adesso se penso alle case mi viene in mente La Grande Scommessa, sul mercato immobiliare e mi viene da imprecare di nuovo ed è un circolo da cui non mi tiro più fuori).
Trama (o quella che spacciano per tale, per invogliarti a vedere questa roba): Charlotte, cittadina della Florida del 1969 che per trascorrere il tempo scrive lettere d'amore ai detenuti, si innamora di un cacciatore di alligatori condannato alla pena di morte per omicidio, con prove che Shonda mi ha insegnato essere "circostanziali" (Perry Mason scansate). Per aiutarlo, si rivolge a due investigatori privati, Ward e Yardley, che si mettono al lavoro insieme anche al fratello minore di Ward, semi-sfigatello che consegna giornali per vivere e si innamora perdutamente - nel senso di a tempo perso - di Charlotte.
Ora vi racconto la trama dal mio punto di vista: Due investigatori falliti si aggrappano ad una storia ridicola pur di guadagnarci due spicci da una sciroccata delle peggiori periferie anni '70, che si innamora di detenuti in attesa dell'esecuzione per dimenticare i traumi che si causa da sola vestendosi la mattina. A ciò aggiungiamo una pseudo-storia d'amore che è anche la cosa più riuscita di tutto questo vuoto chiamato The Paperboy.
Comunque, direte voi, non è mica il primo film a non avere una trama - non me ne abbiano i fans, ma leggi tipo Fast and Furious - eppure hanno altre qualità. The Paperboy no.
O meglio, stiamo parlando di una pellicola in cui recitano McConaughey e la Kidman e anche Efron si dimostra all'altezza (mea culpa, non avrei scommesso un soldo bucato sulla star Disney), quindi qualcosa di buono c'è. Ma non basta.
Non bastano buoni attori a nascondere una trama inconsistente. Alla fine della fiera, l'idea di base non era nemmeno male, prevedeva anche un colpo di scena niente male e un finale dolceamaro che era azzeccato, nell'insieme.
Solo che se fai un film basati su una presunta indagine su un omicidio, ti devi sprecare a inventare una storia per l'omicidio, degli indizi, modi originali per raccogliere questi indizi visto che la polizia non ci è riuscita... Insomma, o fai un giallo oppure no.
Invece qui c'è una foto di cadavere, una parentesi di nulla per un'ora, e poi un finale che non risolve l'omicidio, come se di quella storia si sono tutti dimenticati dopo averla usata per giustificare l'arrivo di Ward nel suo paesino natale.
Non c'è una storia dei personaggi, nemmeno del presunto omicida, non c'è psicologia, non c'è quel lavoro sporco che tiene in piedi filmoni introspettivi la cui trama si riassume in "c'erano tre uomini al bar". Solo un vago accenno di razzismo - il che è assurdo perchè se ambienti la tua storia negli anni '70 devi sforzarti di rendere l'atmosfera dell'epoca - e una discutibile scena di omosessualità deviata che non è spiegata, contestualizzata, che non ha un fine nè una causa, solo per dire che il personaggio è un omosessuale dai gusti strani, dettaglio che nulla aggiunge alla storia.
L'unica delle sottotrame importanti per il gran finale è l'infatuazione di Efron per la Kidman, ma anche questa non viene approfondita in nessun modo, non cattura l'attenzione nè l'interesse. Eppure una storia tra la donna navigata, disincantata e un po' disturbata e il ragazzino ingenuo alla prima cotta, poteva dare di più, poteva essere esplorata un po' di più.
Invece sembra che l'obiettivo generale del film è ricordarci che c' gente in giro con ossessioni strane e vite misere e tristi, cosa che potevo vedere anche al telegiornale e McConaughey non è un incentivo sufficiente, per me, altrimenti guardavo Magic Mike.
Il che dispiace, perchè tecnicamente - in senso di regia, sceneggiatura e lavoro da professionisti dietro - almeno per una profana, la base era ottima, solo che è uno di quei film che puoi anche non vedere perchè non è nè abbastanza bello nè abbastanza brutto per essere degno di nota. La peggior categoria per me, se volete saperlo. Meglio una trashata kitch che un film che dà di pesce lesso senza sale.
Flop totale, quindi. Ora capisco perchè non avevo mai sentito di questo film, McConaughey e la Kidman avranno cercato di tenerlo nascosto, probabilmente è uno di quei film che fai quando vuoi proprio farti quel soggiorno da 50.000 euro a notte e ti mancano giusto gli ultimi 10.000. Uno spot contro la diarrea, per dire, brutto ma necessario a tenerti in attivo col conto in banca.
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