sabato 8 novembre 2014

Afflicted



Anno: 2013
Genere: horror (dicono loro), documentario
Nazione: Canada



Trama:

Derek (Derek Lee) è malato - un aneurisma al cervello che potrebbe scoppiare da un momento all'altro - ma decide di non lasciare che questo gli impedisca di realizzare il suo grande sogno, un viaggio intorno al mondo insieme al suo amico Cliff (Cliff Prowse).
Sfortunatamente, i due riescono a trascorrere appena una decina di giorni di divertimento - costantemente filmato da Cliff - prima che Derek cominci a mostrare strani sintomi...

Non fatevi ingannare dalla trama, questo film non ha niente di bello, interessante o misterioso.
E dire che era cominciato così bene! Protagonisti sopportabili (dopo dieci minuti di film nessuna di voi voleva ucciderli dolorosamente!), trama originale rispetto a "un gruppo disperso nel bosco infestato", possibilità di spunti originali.

Purtroppo, tutto ciò è solo servito ad illudermi. Di fatto, il film si trascina con una lentezza angosciante, nel tentativo di trattare "scientificamente" l'evoluzione da umano in vampiro.
Dimenticatevi perciò i vampiri fighi, quelli sbrilluccicanti o quelli dotati di proboscide (per chi abbia visto la serie tratta dai fumetti di Del Toro), qui abbiamo solo un ragazzo asiatico che sviluppa pian piano dei sintomi, fino a degenerare nella solita fame incontrollata.
E quando dico piano piano, intendo dire proprio, proprio piano, pianissimo! Sicuramente molto realistico, per carità, ma du' palle...
Inoltre, non c'è niente di originale nell'idea di vampiro. Il film riprende i soliti clichè (fotosensibilità, super forza, super velocità...) e li rende semplicemente noiosi, usando questa prospettiva da documentario del CDC (Centro di Controllo Malattie Infettive n.d.r.) che ha il potere di togliere qualsiasi interesse nei vampiri.

Il fascino del vampiro, infatti, sta nella magia che lo rende possibile. La sola idea di fare un film scientifico sui vampiri partiva quindi svantaggiata in partenza, ma una trama originale e una realizzazione più rapida e dinamica avrebbero probabilmente salvato lo spettatore dalla narcolessia acuta.
Invece, non un solo attimo di suspense, non un briciolo di mistero, non un secondo di interesse per la sorte dei due sfigati per tutta la durata del film.
L'impostazione documentario, infatti, toglie la possibilità di usare le musiche di sottofondo che come ogni appassionato del genere sa, sono circa l'80% del motivo per cui si riesce a dare un po' di suspense alle scene anche più stupide. 
Il tentativo di realismo impedisce di giocare sull'effetto sorpresa e ogni dettaglio è largamente anticipato dalle spiegazioni del "regista" Cliff, che vuole spiegare al suo pubblico virtuale quello che sta per vedere.
Il tutto, quindi, è così scontato e prevedibile che non si riesce a provare ansia per i due protagonisti nemmeno a pagare. E siccome non riesci nemmeno ad odiarli, il risultato è che entrambi risultano incredibilmente piatti e insulsi, anche un po' ridicoli in alcune parti.

Un peccato, perchè le basi per un prodotto per lo meno mediocre, c'erano tutte. Sarebbe bastato, ad esempio, dare un senso alla malattia di Derek, collegandola in qualche modo ai sintomi. Invece dopo i primi momenti di sconcerto, dell'aneurisma non si ricorda più nessuno e il dettaglio diventa quindi irrilevante nella storia. E che l'abbiamo inserito a fare allora?
Oppure immaginare che Cliff perdesse di vista l'amico malato e dovesse temere per la sua stessa vita, mentre restava sulle sue tracce per impedirgli di fare/farsi del male.
Inserire un personaggio che gli desse la caccia dopo essere stato attaccato o aver visitato il "paziente"...
Le possibilità c'erano, ma sono state tristemente sprecate per l'ennesimo fiasco pseudo-horror. Consigliato solo a chi ha problemi a dormire la notte.

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