GENERE: Fantasy, Avventura, Azione
ANNO: 2016
DURATA: 115 min.
REGIA: Scott Derrickson
SCENEGGIATURA: Thomas D. Donnelly, Joshua Oppenheimer, Jon Spaihts
CAST: Benedict Cumberbatch, Rachel McAdams, Tilda Swinton, Mads Mikkelsen, Chiwetel Ejiofor, Michael Stuhlbarg, Benedict Wong, Benjamin Bratt, Scott Adkins
I Marvel Studios continuano il loro glorioso e mastodontico progetto di portare in vita i suoi eroi più importanti con l'uscita del cinefumetto Doctor Strange.
Ispirato all'eroe che la matita di Steve Ditko ci regalò nel luglio del 1963 con la prima apparizione in Strange Tales, il film segue la storia di un neurochirurgo di smisurato talento, nonché smisurato ego, Stephen Strange. Dopo un terribile incidente
che gli impedisce di continuare ad operare, il Dottore, durante la sua disperata ricerca di una cura, scopre i segreti di un mondo magico nascosto, fatto di misticismo, dimensioni parallele e stregoni ma anche di minacce cosmiche che vogliono distruggere il nostro pianeta.
che gli impedisce di continuare ad operare, il Dottore, durante la sua disperata ricerca di una cura, scopre i segreti di un mondo magico nascosto, fatto di misticismo, dimensioni parallele e stregoni ma anche di minacce cosmiche che vogliono distruggere il nostro pianeta.
Questo è forse il miglior film Marvel fin'ora, sicuramente il mio preferito!
Derrickson ci ha preso su tutta la linea, questo è quanto, e non era mica facile. Il regista aveva il pesante fardello di realizzare un prodotto in grado di introdurre una realtà che risultasse ancora più magica e strabiliante di quella in cui Dei Norreni e Supereroi convivono e combattono - ovviamente senza esagerare - e ci è riuscito magistralmente, prendendosi tutta l'indipendenza che poteva dallo "Stile Marvel" senza mai tradirne però le fondamenta.
Con la consueta ironia intelligente e sottile, anzi piacevolmente più marcata rispetto ai precedenti, il film scorre veloce e leggero per tutto il tempo. Anche nei momenti cruciali l'atmosfera non si appesantisce mai, il ritmo non rallenta mai, lo spettatore non finisce mai di divertirsi. E per divertirsi intendo proprio ridere di gusto.
I personaggi, i dialoghi, le situazioni non perdono mai la loro irriverenza, sono brillanti, divertenti, sorprendenti, senza perdere di profondità e utilità.
Sicuramente il lavoro di Derrickson è risultato più facile di quel che poteva essere dato il Cast stellare che ha soddisfatto pienamente le aspettative dei fan. Dallo strepitoso Cumberbatch, per cui rendiamo sempre grazie ai Marvel Studios per aver accettato di posticipare l'uscita nelle sale pur di poterlo avere come protagonista, a tutti i compagni di viaggio Wong, Mikkelsen e soprattutto l'immensa Tilda Swinton, tutti hanno dato vita al proprio personaggio rendendone tutte le sfaccettature, il fascino, l'eccentricità nonostante la loro natura bizzarra.
Da chirurgo a stregone non è proprio un attimo...
Come si racconta la storia di un rinomato chirurgo, uomo di scienza, convinto materialista, testardo, arrogante ed egoista che si trasforma in un potente stregone, abile maneggiatore delle arti mistiche?
Questo genere di film, in cui il protagonista deve apprendere delle arti e diventare abile in qualcosa che non aveva mai nemmeno immaginato corrono sempre qualche rischio di cadere dell'inverosimile dal punto di vista dei progressi dei personaggi. Quante volte vi sarete chiesti "Ma come è possibile che questo pinco pallino sia diventato così bravo in così poco tempo?".
Derrickson evita abilmente questa trappola con un stratagemma tanto semplice quanto geniale: mostra Strange fallire.
Lo spettatore vede le difficoltà di Strange, lo vede sbagliare, riprovare e sbagliare di nuovo. Anche nei momenti più cruciali questo Stephen Strange fa cilecca e non è improvvisamente il più grande mago della stanza. Fino alla fine, Strange fa una faticaccia per liberarsi dei suoi limiti e servire una causa più grande e proprio questo ne esprime tutta la sua umanità.
Tra Inception e Matrix, meglio di un allucinogeno...
Ultimo ma non ultimo, un fenomenale valore aggiunto alla pellicola è la realizzazione grafica delle diverse dimensioni, che alle volte quasi quasi ruba la scena alla storia centrale.
Palazzi che si rigirano su se stessi, scudi e portali fatti di energia, corpi astrali, insomma chi più ne ha più ne metta. Questo film gioca visivamente con la realtà ad un livello che non si era mai visto prima.
E' come se tu fossi catapultato in un viaggio onirico, o un trip da droghe allucinogene senza effetti collaterali, se non quello della troppa meraviglia.
Se dal punto di vista narrativo il film è una origin story in tutto e per tutto, muovendo qualche critica sulla limitata originalità dell'andamento della storia (critiche che non condivido assolutamente in quanto, non solo vi è una preesistente storia originale da seguire da cui non ci si può discostare totalmente ma vi è anche una certa tradizione narrativa nell'Universo Marvel che deve essere rispettata), nessuno potrebbe mai nemmeno sognare di ridire qualcosa sulla stupefacente e innovativa stravaganza delle coreografie sceniche.
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