mercoledì 30 aprile 2014

American Hustle - L'apparenza inganna



Ispirato all' Operazione Abscam, reale operazione messa in piedi dall'FBI alla fine degli anni settanta, David O. Russel,  già regista di capolavori come Silver Lining Playbook - Il lato positivo e del cortometraggio Bingo Inferno: A Parody on American Obsessions, firma il suo ultimo lavoro che tanto sa di perfezione, o per lo meno, di qualcosa molto vicino ad essa.
La vicenda tratta della collaborazione del Bureau e una coppia di abili truffatori, Irving Rosenfeld e Sydney Prosser, che porta all'arresto di alcuni membri del congresso.
La trama in sé è abbastanza semplice e lineare. Irving, sposato con Rosalyn di cui ha adottato il figlio Danny, a cui è tanto affezionato da considerarlo suo figlio, incontra e si innamora di Sydney. Tra i due scoppia uno di quegli amori senza limiti, tanto che, nemmeno quando Irving confessa alla donna di arricchirsi truffando dei poveri disperati in cerca di un prestito lei lo abbandona, al contrario, si unisce a lui. La loro vita va a gonfie vele fin quando il detective Richie DiMaso non riesce ad incastrarli. Comincia così una forzata collaborazione dei due truffatori, il quale rapporto è messo a serio rischio dal rifiuto di Irving di scappare via insieme per rimanere accanto al figlio, con il Detective in un'operazione sotto copertura per ripulire la città dalla corruzione che, specialmente in quegli anni, dilaga in tutta l'America, specialmente in New Jersey, dove è ambientata la vicenda. Le cose però, si fanno molto più grosse e rischiose di quanto DiMaso avesse prospettato ai nostri protagonisti quando, preso più che altro da manie di grandezza, il detective comincia a puntare sempre più in alto allargando l'operazione fino al coinvolgimento di importanti politici e pericolosi esponenti della mafia italiana.
Il tema scelto da Russel, non forse originalissimo, potrebbe far storcere il naso a qualcuno inizialmente. Quanto volte ci è stato raccontato dell'eroica lotta alla corruzione al tempo del Watergate? Troppe. 
Proprio qui sta, appunto, la forza di questa pellicola che, come poche altre, porta sui nostri schermi la storia raccontata da un punto di vista tutto diverso, portandoci in un'America vera, malata, esagerata, volgare, passionale, dove non è tutto bianco e nero, dove la vita è in sfumature di grigio. Non ci sono buoni e cattivi, tutti hanno le loro buone ragione, tutti sono egoisti a loro modo. C'è chi fa cose sbagliate per onorevoli cause e chi combatte guerre giuste per sbagliati motivi, chi pensa al proprio tornaconto, chi si redime, chi la fa franca e chi la paga troppo cara.
Aiutato da un cast a dir poco fenomenale, che può vantare grandi nomi: Christian Bale, Amy Adams, Bradly Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, fino a Robert DeNiro nei panni di Victor Tellegio, Russel ci regala personaggi veri, complessi, profondi, emozionanti, divertenti, che agiscono sullo sfondo di una scena curata nel dettaglio, dai vestiti elasticizzati dalle fantasie improbabili al baffo d'obbligo per ogni uomo, che profuma dell'eccessività sfrenata di quegli anni.
138 minuti di mix leggero ma equilibrato, in cui ogni scena è impregnata di dramma e al contempo di ironicità, che ci fa divertire e riflettere. Ben fatto!

 - E.

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