lunedì 7 dicembre 2015

Marvel's Jessica Jones



Da quando lo avevano annunciato mi sono crogiolata nell'attesa, non stavo più nella pelle - e come me credo tutti gli amanti del mondo Marvel - e adesso finalmente è arrivata. 

Jessica Jones è sui nostri schermi!
(trovare il tempo per una maratona di 13 ore non è stato facile, abbieta pietà e perdonatemi il ritardo)


Devo ammettere che avevo qualche timore quando ho sentito che avrebbero portato in vita questo personaggio perché, rispetto ad altri eroi, ha caratteristiche spigolose, modi bruschi, e un Disturbo Post-Traumatico da Stress che se non resi bene nella trasposizione televisiva avrebbere sbrandellato il fascino di questo personaggio. Invece, a quanto pare, la passione per gli anti-eroi che spopola in questi ultimi anni ha permesso agli sviluppatori di non preoccuparsi troppo di creare un eroe "politicamente scorretto" e questo è stato un bene per proteggere il fascino oscuro della protagonista.
In generale, anche se con manipolazioni creative non proprio sottili sulle origini dei personaggi rispetto ai fumetti, diciamo che sono riportate abbastanza bene le caratteristiche principali di tutti i personaggi.
Probabilmente, a dire il vero, qualcosina in più e qualche miglioria qui e lì avrebbe potuto essere fatte - il risultato finale è ben lontano dall'essere il capolavoro che, dopo Marvel's Daredevil, forse un po' tutti ci aspettavamo - ma tutto sommato il prodotto è buono, piacevole e fa ben sperare in un proseguimento.


Finito con le considerazioni nerd, passiamo alla serie tv vera e propria!




La storia racconta di Jessica Jones (Krysten Ritter), ex eroina affetta da PTSD, che cerca di fuggire da un doloroso passato, in cui il malvagio Kilgrave (David Tennant) si è impossessato della mente di Jessica rendendola la sua amante e sfruttando i suoi porteri, cioè la super forza, fino a farle uccidere una donna. Dopo quella tragica notte, Jessica riesce ad allontanarsi da Kilgrave e si rifugia nel ghetto newyorkese dove apre una agenzia investigativa, l'Alias Investigation, e conduce una vita solitaria divisa tra lavoro e alcol. Quando, però, Kilgrave torna a tormentarla, l'ex eroina si ritrova faccia a faccia con i suoi fantasmi da dover affrontare una volta per tutte.

Lode a Netflix e agli studios di buona volontà? Sì, ma non troppo.


Probabilmente ancora abbagliati dalla magnificenza di Marvel's Daredevil, la prima serie tv del progetto dei Marvel Cinematic Universe - progetto che prevede quattro serie televisive (Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist) che si misceleranno in una serie crossover finale intitolata The Defenders - forse le aspettative erano davveto tanto elevate, difficili da non deludere almeno un po'. Non fraintendetemi, Jessica Jones merita di essere guardato d'un fiato, di essere amato ed apprezzato ma...c'è qualche "ma" di troppo che con un po' di accuratezza o audacia in più si sarebbero dovuti evitare. 

Primo appunto: non è una serie sui supereroi!

Se credevate di guardare uno show con supereroi a servizio dell'umanità che corrono a destra e a manca usando i loro poteri per qualunque cosa (stile di The Avengers) vi sbagliavate.
Le capacità sovrumane di cui sono dotati i personaggi hanno un ruolo moooolto più secondario di quanto ci si aspetterebbe cominciado uno show Marvel. Un difetto? Forse. Dipende.
Prima che essere una show di supereroi, infatti, Jessica Jones è una crime-story con clima noir ed una dinamica protagonista-antagonista da thriller psicologico. La vendetta, la paura, il dolore fanno da padroni di casa.

Una scelta del genere l'avevamo vista anche con Daredevil, raccontare una storia sui Superumani concentrando l'attenzione più sul lato umano che su quello super - e all'epoca ci era sembrata una trovata geniale - però forse non è da tutti saperla usare così bene come avevano fatto Goddard e DeKnight. 

Arriviamo perciò ai primi difettucci.

Innanzi tutto è inevitabile non notare il fatto che i superpoteri dei protagonisti erano un particolare quasi superfluo, usato in modo maldestro e reso anche peggio dalle riprese.
Mi spiego meglio: se Jessica, Luke e Kilgrave fossero state tre persone normodotate avrebbero potutto raggiungere gli stessi identici risultati. Io non so se è stata una cosa voluta o meno - credo proprio di sì a dire il vero - ma non mi è proprio sceso giù. Va bene rendere i personaggi il più umano possibile ma se parli di superumani devi escogitare anche situazioni in cui solo un superumano potrebbe agire, altrimenti fai una storia su persone normali la miseria!
Tuttavia questa è una considerazione assolutamente soggettiva, magari a qualche altro piace proprio questa estrema "umanizzazione" dello show, perciò non è considerabile un difetto al 100% a pensarci bene!




Lo stile di regia poi non ha aiutato granchè. Il tentativo di mantenere l'atmosfera noir - apprezzabilissimo per carità!-  che non è evidentemente nelle corde di Michelle Rosenberg, costringe la narrazione ad un andamento lento, tutto sembra scorrere a rallentatore. Se il ritmo lento rende piacevoli scene più "sentimentali" uccide il pathos dei momenti più dinamici - vi giuro che sono stata tentata di mandare avanti di un paio di minuti per un paio di volte! - le scene di combattimento sono un po' legnose - tranne la primissima scena nel bar che, al contrario, merita davvero - e se la tirano troppo per la lunga.

E poi ci sono quei poveri personaggi secondari - che poi mica tanto secondari! - bistrattati, usati ed a tratti dimenticati.

Capisco voler dare spazio soprattutto alla protagonista ed alla storia principale ma se inserisci dei personaggi, tra l'altro ben interpretati e con buone potenzialità, perchè non non dare giusto spazio anche a loro invece di usarle come mere pedine da goico? Non puoi tener su tredici puntate puntando tutto su un unico filone.

Prendete la povera Patsy "Trish" Walker , interpretata dalla bravissima (Rachael Taylor), è la persona più cara e vicina a Jessica, il suo braccio destro, è colei che sprona Jessica ad essere coraggiosa, a combattere invece di scappare, una donna comune che sopravvive in un mondo di superdotati, a mio avviso fra tutti lei è la più eroica, avrebbero potuto fare così tanto con questo personaggio ed invece è stata usata più che altro come espediente in questa o quella situazione.
Hanno accennato una storia romantica, partita in modo così promettente con la bellissima scena fra lei e l'agente che si parlano attraverso la porta, e poi l'hanno sbolognata in un paio di scene; hanno accennato hai soprusi subiti per anni ed anni dalla madre fuori di testa e poi hanno combinato un casotto con un ritorno in scena della madre che più superficialmente non potevano, perchè tutto ciò Rosenberg? Perché?
Su Will Simpson, poi, davvero non voglio esprimermi più di tanto, innazi tutto perché non vorrei spoilerare nulla a chi ancora non ha visto o non ha finito di vedere la serie, e secondo perché spero vivamente che abbiano voluto lasciarsi la possibilità di conoscere meglio il personaggio in una futura seconda serie, in ogni caso, però, anche con lui hanno perso un occasione d'oro rendendolo più una macchietta, quando avrebbe dovuto essere pezzo integrante del puzzle.
Insomma, perchè mai maltrattare questi due personaggi che avrebbe potuto costituire materiale per una subtrama davvero avvincente ed appassionante? 



Su Malcom e l'avvocato Hogarth non saprei nemmeno che dire. A qualcuno è fregato qualcosa di tutta la storia del divorzio di Jeri e la dottoressa (di cui non ricordo nemmeno il nome, figuratevi!)? Se sì fatemelo sapere perché dovete davvero spiegarmi come ha fatto ad interessarvi.
Lo so che tutto il patatrac dell'avvocato è servito per spiegare il suo gesto con Kilgrave - non dico di più per continuare a non spoilerare - ma per l'amor del cielo, c'era bisogno di sprecare tutto quel minutaggio se lo scopo era solo usare il divorzio come scusa per le successive vicessitudini? Avrebbero potuto mettere su due scenette veloci veloci sulla questione e avrebbero avuto lo stesso impatto sulla storia.

Ma qualcosa l'hanno azzeccata? Certo! C'è David Tennant

Certo, ovviamente non è l'unica cosa buona dello show ma diciamo che è quella che spicca fra tutte. Ovviamente che David Tennant fosse un'attore a cinque stelle e più era risaputo - e si sono sempre convintissima che il suo Doctor Who sia il migliore! - ma guardarlo dare vita ad un personaggio così diverso da quello a cui eravamo abituati è decisamente una goduria per occhi e cuore.



Senza ombra di dubbio il Kilgrave di Tennant resterà nella storia cinematografica del mondo Marvel come uno dei migliori villain,  a pari di livello del Fisk di D'onofrio, del Loki di Hiddleston e Joker di Hedger.
Squilibrato ma accattivante, inquietante ma divertente, instabile ma intelligente. Kilgrave spicca su tutto e tutti e nessuno me ne voglia a male se dico che è lui la vera star dello show, l'interpretazione di Tennant è semplicemente fenomenale, capace di rendere il meglio anche dei momenti lasciati un po' allo sbando da dialoghi non brillantissimi e lentezza generale. 
Ma anche il resto del cast non è certo da meno!
Se Tennant ruba il cuore con il suo talento, anche gli alti fanno la loro ottima figura. L'intero cast è sul pezzo,il feeling fra loro c'è e si vede,la Ritten tiene testa a Tennant e guardare le loro scene insieme è davvero un piacere!Insomma, anche nelle scene in cui tutto il resto lascia un pochino a desiderare, la barca resta a galla ed il merito è tutto della recitazione!

E poi c'è la trama che scorre liscia, interessante e soprattutto LOGICA!


Tutto ha una spiegazione! Gli avvenimenti, le azioni di ogni personaggio, i loro comportamenti, i loro atteggiamenti, tutto viene spiegato, più o meno approfonditamente. Sì, è vero che, come ho scritto prima, le spiegazioni date non mi soddisfano proprio pienamente, ma si sono spremuti le meningi ed hanno trovato il modo di dare una continuità causa - effetto agli eventi!
E' una cosa normale - direte voi - che uno show scritto da professionisti anche di un certo livello e che ha riscontrato tanto successo abbia perlomeno una trama sensata, coerente, ragionevole e invece NO! A quanto pare non è una cosa fondamentale che la storia non sia scritta ad minchiam, che non ci siano voragini logiche nello svolgimento, che un episodio sia coerente con i precedenti e che non ci si perda pezzi strada facendo, purtroppo tutto ciò sembra essere diventato un lusso che solo i grandi capolavori possono permettersi. Ora, Jessica Jones non  certo un grande capolavoro, come avrete capito da mezzo ariticolo di critiche, ma - sia ringraziata la Marvel - ha alla base gli ingredienti chiave per meritarsi un posto nell'elité fra le - ormai poche - serie tv che non ci vergogneremo di far vedere ai nostri figli!

Sperando vivamente che lo show abbia una seconda serie (anche se sinceramente non credo dato i progetti per creare il ciclo che creerà la miniserie The Defenders), adesso parte ufficialmente il conto alla rovescia aspettando Marvel's Luke Cage. Intanto fatemi sapere cosa ne pensate voi!


Nessun commento :

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...