GENERE : Horror, Thriller
DURATA: 119 min
ANNO: 2015
REGIA: Guillermo del Toro
ATTORI: Mia Wasikowska, Jessica Chastain, Tom Hiddleston, Charlie Hunnam, Jim Beaver, Leslie Hope
SCENEGGIATURA: Guillermo del Toro
SCENOGRAFIA: Thomas E. Sanders
FOTOGRAFIA: Dan Laustsen
Uscito nelle nostre sale il 22 Ottobre, il trailer di Crimson Peak mi ha lasciato in uno stato di impaziente agonia per due mesi. I soli nomi G. del Toro, Tom Hiddleston e Jessica Chastain, tutti nella stessa frase, hanno solleticato il mio cervello in astinenza per così tanto tempo che non posso che sentirmi sinceramente tradita da uno dei miei registi preferiti in assoluto.
Dopo una meticolosa selezione per trovare il giusto film per iniziare ufficialmente i quattro giorni di festeggiamenti natalizi (sì, a casa mia sono prolungati), quando la scelta è ricaduta su Crimson Peak io avevo il cuoricino traballante come un tavolino dell'ikea dall'eccitazione.
Finalmente - ho pensato ingenuamente - stavo per guardare un film Horror degno di questo nome, di quelli che ti rimangono nel cervello per una settimana e ti fanno andare a letto con la certezza che i mostri sotto al tuo letto esistono eccome, e invece neppure Del Toro sembra essere riuscito a sconfiggere il sortilegio che impedisce a me e le altre amministratrici, S e A, di guardare un film horror decente se siamo insieme.
Non credo ci siano altre parole per descrivere quello che penso se non l'aggettivo deludente.
Sebbene la trama generale era una buona base di partenza e ci sia qualche spunto positivo, il film non è stato all'altezza delle aspettative nemmeno per un secondo.
La storia racconta di Edith, giovane nobil donna della New York agli inizi del '900, che fatica ad integrarsi nella società altolocata poiché, come la definiremmo ai nostri tempi, fermamente modernista. Intenzionata a diventare una scrittrice, Edith scrive il suo primo romanzo attingendo dalla sua particolare abilità: vedere i fantasmi.
Mentre nessuno sembra volerle dare credito, un misterioso Barone proveniente dal vecchio continente, Ser Thomas Sharpe, arriva conquistando il cuore Edith, che dopo la morte dell'amato padre, decide di sposarlo e trasferirsi con lui e sua sorella Lucille nell'inquietante dimore di Crimson Peak. Una volta lì, però, Edith si ritroverà ad affrontare un destino che non aveva previsto ed il suo speciale dono sembra essere l'unica cosa che può cambiare le carte in tavola.
Da riconoscere subito a Del Toro è il merito di tenere sempre fede al suo personalissimo stile che gioca mescolando il reale al gotico, stile che in passato ha conquistato i cuori di tanti fan. L'atmosfera è più cupa che mai, i colori scuri e quel rosso sangue che prevale per tutto il tempo rendono perfettamente l'idea dello stato d'animo che si voleva richiedere allo spettatore.
Il problema è che l'angoscia che avrei dovuto - e voluto! - provare doveva essere qualcosa più simile ad una inquieta tensione, un' eccitazione nervosa, e invece sapeva più di angoscia di vivere.
La noia ha preso il sopravvento su tutto
La storia è trattata in modo sciatto, sempliciotto e per quanto mi riguarda scontato. Molte scene risultano assolutamente illogiche e sembrano pensate solo per l'effetto visivo, senza che si sia badato minimamente al fatto che sono assurde, quasi ridicole.
Una a caso? La morte del padre archiviata come incidente. Non mi dilungo nella descrizione, ma voglio dire, davvero? Come mai si potrebbe credere che cadendo qualcuno di stacchi mezzo cranio?? Non dico che dovevano starci I RIS, per l'amor del cielo peró erano pur sempre medici.
Una a caso? La morte del padre archiviata come incidente. Non mi dilungo nella descrizione, ma voglio dire, davvero? Come mai si potrebbe credere che cadendo qualcuno di stacchi mezzo cranio?? Non dico che dovevano starci I RIS, per l'amor del cielo peró erano pur sempre medici.
L'intero film sembra essere stato girato solo per creare scene ad alto impatto visivo
Nonostante sia sicuramente importante l'attenzione per la scenografia, i suoi dettagli, l'atmosfera, in Crimson Peak manca assolutamente quell'equilibrio che mantiene la storia in primo piano. Malgrado, infatti, l'eccellente lavoro degli attori, in particolar modo della Chanstain a mio parere, che non avrebbero potuto fare meglio, i personaggi si perdono dietro la potenza visiva dei luoghi, che rubano la scena mettendosi di prepotenza alla spalle una trama che perde di attrazione, che scorre troppo lenta e che per buona parte del film è del tutto inconcludente.
Di fatto, in tutto il film succedono troppe poche cose per giustificare una durata di due ore. Di quei centodiciannove minuti, sinceramente, ne avrei tagliati almeno quaranta. Nessuno sembrava quagliare mai niente di concreto, era tutto un guardarsi costantemente attorno e lamentarsi, cioè va bene trasmettere lo stato d'animo dei personaggi ma non si può far durare venti minuti ogni respiro. Pesante!
La cosa peggiore in assoluto, peró, quella che da il colpo di grazia é la grafica usata per I "fantasmi".
Quella roba é inguardabile, degna dei filmetti horror di serie C che solo su canale 5 possono mandare. Io non ci posso credere che non avessere due spicci in più da spendere per tirear fuori qualcosa di più decente di uno scheletrino che pare fatto con la pasta del crystal ball.
Ditemi, sono io quella strana che è scoppiata a ridere a guardare quelle cose? Davvero c'è qualcuno che potrebbe mai trovare spaventose quelle creature?
Io mi rendo conto che l'elemento mostruoso è fondamentale nei film di questo regista, ci deve essere perchè è la sua firma, ma se l'elemento mostruoso non ha niente di mostruoso, perchè quei fantasmi sembrano usciti da Piccoli Brividi, diventa una presenza ridicola che crea non poco disturbo all'atmosfera gotica della pellicola.
Quella roba é inguardabile, degna dei filmetti horror di serie C che solo su canale 5 possono mandare. Io non ci posso credere che non avessere due spicci in più da spendere per tirear fuori qualcosa di più decente di uno scheletrino che pare fatto con la pasta del crystal ball.
Ditemi, sono io quella strana che è scoppiata a ridere a guardare quelle cose? Davvero c'è qualcuno che potrebbe mai trovare spaventose quelle creature?
Io mi rendo conto che l'elemento mostruoso è fondamentale nei film di questo regista, ci deve essere perchè è la sua firma, ma se l'elemento mostruoso non ha niente di mostruoso, perchè quei fantasmi sembrano usciti da Piccoli Brividi, diventa una presenza ridicola che crea non poco disturbo all'atmosfera gotica della pellicola.
Insomma, questo non è certamente il ritorno in grande stile che mi sarei aspettata da Del Toro, neanche lontanamente. Per carità, non è brutto, ma non è neanche bello. Sicuramente non è la pellicola che vi farà innamorare di questo regista.
Se volete apprezzarlo davvero, vi consiglio di dirigervi su altri tutoli come La spina del diavolo e Il Labirinto del Fauno.
Se volete apprezzarlo davvero, vi consiglio di dirigervi su altri tutoli come La spina del diavolo e Il Labirinto del Fauno.
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